Potrebbe diventare un'innovativa metropolitana per le merci: “Cargo sous terrain” ha l’ambizione di rivoluzionare la logistica e il trasporto delle merci tra Ginevra e San Gallo.
Di cosa si tratta? Di un tubo sottoterra a tre corsie che attraversa l’Altipiano, percorso 24 ore su 24 da piccoli vagoni automatizzati alla velocità di 30 km/h e scandito da una serie di centri di interscambio che lo legano alla rete stradale e ferroviaria. Insomma, là dove una volta si immaginava l’altissima velocità di Swissmetro, oggi si immagina piuttosto un lento flusso di pacchetti e mercanzie grazie al quale decongestionare strade e aree urbane.
Le Camere federali hanno partorito la legge che definisce il quadro giuridico per la sua realizzazione e la sua gestione. Ora resta da vedere se si troveranno gli investitori privati per dar vita a un progetto da 30-35 miliardi che si vorrebbe completare entro il 2045, la cui prima tratta dovrebbe entrare in funzione nel 2031, e per il quale la Confederazione non intende metterci neanche un franco. C’è chi parla di un progetto visionario, chi lo vede invece come una progetto poco credibile.
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Noi ne discutiamo con:
Marco Romano, Consigliere nazionale PPD, membro della commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni
Bruno Storni, Consigliere nazionale Ps, membro commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni
Olimpio Pini, Ingegnere e imprenditore, membro del CdA di Cargo sous terrain
Michele Mossi, Ingegnere e imprenditore che partecipò al progetto Swissmetro
Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay
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