Dalla carta alla pietra

Restauri a tutto campo

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In questa edizione parliamo a tutto campo di restauro, ovvero di quelle operazioni tecniche intese a reintegrare i particolari compromessi o deteriorati di un'opera d'arte o di oggetti considerati artistici o di pregio, o ad assicurarne la conservazione: parleremo del restauro di immobili ma anche di beni decisamente più delicati. Nostra ospite è Barbara Fibbioli, di Roveredo che è restauratrice in un campo molto particolare, quello dei documenti cartacei.

Un altro capitolo molto importante quando si parla di restauri è quello relativo al recupero non solo conservativo, di antichi palazzi o edifici destinati all’uso residenziale. Un’operazione spesso non facile, soprattutto se di mezzo ci sono elementi sotto tutela, e quasi sempre anche molto impegnativa dal punto di vista finanziario. Beppe Viola ha incontrato per noi l’architetto Andrea Zanetti di Poschiavo che ha firmato più di un progetto proprio nel borgo

Sia quando si sono costruiti nuovi edifici, sia in occasione di ristrutturazioni e restauri, in Bregaglia il patrimonio architettonico è stato gestito con grande cura. Basti ricordare che nel 2015 il Comune ha ricevuto il premio Wakker per essere stato in grado di combinare la vecchia con la nuova architettura, preservando un equilibrio armonioso nei villaggi. A Castasegna si è recentemente concluso un intervento animato proprio da questa sensibilità.

Il finanziamento dei restauri è spesso un problema. Per fortuna, come nel caso che vi presentiamo in questa edizione, talvolta qualche mecenate fa il bene della comunità. È il caso di Isabel e Balz Baechi, coppia zurighese di artisti e mecenati – lei è purtroppo scomparsa pochi mesi or sono – che in Valtellina si sono spesi nel restauro di due edifici che ben testimoniano l’età barocca: il palazzo Malacrida a Morbegno e sempre in quella città, la Collegiata di San Giovanni.

La loro fondazione ha investito più di un milione e mezzo di euro in un radicale restauro che ha restituito alla Valtellina due importanti testimonianze dell’epoca. I coniugi svizzeri – poi divenuti cittadini onorari di Morbegno – con le loro donazioni hanno invogliato altre associazioni a mettere mano al portafoglio. E pensare che tutto ha avuto inizio con una visita guidata. Ce la racconta l’architetto di Morbegno Alberto Gavazzi – che è anche docente universitario - che per i coniugi Baechi ha curato passo passo l’importante intervento di restauro.