Sport al femminile

Le donne e la pratica sportiva

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E' ancora nella mente lo splendido risultato della squadra svizzera nella staffetta femminile 4x100 ai recenti campionati mondiali di atletica di Londra.

Anche nelle nostre valli ci sono però delle più o meno giovani che praticano lo sport con successo. Ne è esempio la pallavolo con la squadra del Moesavolley. Tra i nostri ospiti: Karimpanachalil Shiji della squadra di prima lega; Weena Belloli di quella di seconda lega; Lea Toschini e Fabiana Mottis per le praticanti di beachvolley nonché il loro presidente Patrick Mottis.

Le particolarità del Moesavolley è di essere una compagine di valle, che si allena nelle diverse palestre della regione. Come sono giunte le atlete a questo sport e i sacrifici da loro sostenuti sono alcuni dei temi affrontati con loro.

In Valposchiavo c'è la squadra di calcio che si allena in attesa di tempi migliori per mancanza di numeri. Lo testimoniano due giocatrici veterane, Jessica Gambelli e Nadia Cristiano, e una nuova giocatrice "figlia d'arte" Arianna Crameri nonché il loro presidente Renato Cirolo, che ripercorrono le vicessitudini della Valposchiavo Calcio donna che in passato era giunta in seconda divisione mentre ora è in attesa di nuove leve.

Come si concilia il tempo dello studio e del lavoro con la competizione e come si trova il tempo per lo sport è invece quanto viene testimoniato dalle praticanti mesolcinesi di pallavolo.

In Bregaglia c'è una guardia di confine che compete a livello agonistico nel biathlon, Irene Cadurisch, che unisce lo sci di fondo e il tiro fino ad approdare alle Olimpiadi Invernali di Sochi e ora si sta allenando per partecipare a quelle di Pyeongchang in Corea del Sud dopo che lo scorso anno si è sottoposta ad un intervento chirurgico.

Gli acciacchi non fanno perdere il morale alle giocatrici di pallavolo anche perché sono sostenute a livello valligiano dopo i risultati dimostrati.

Grandi risultati ottenuti dalla nuotatrice Federica Pellegrini, che hanno prodotto importanti ritorni di immagine anche su Livigno che ha investito quale testimonial sull’ondina veneta per i prossimi 4 anni 50  mila euro all’anno proprio perché nella località valtellinese si allena e dove si spera di intitolarle la progettata piscina olimpionica come testimoniano il vice sindaco Remo Galli e l'operatore turistico Luca Moretti