“Exxodus” (Ozelot Records, 2024) è un disco oscuro che sta agli antipodi della felicità, la rappresentazione motivante di un mondo in fiamme da cui scappare. È il nuovo album di Manuel Fischer (dj, produttore, performer e creativo multidisciplinare zurighese), un disco nato tra Zurigo e la Svizzera italiana e disponibile anche in vinile su Bandcamp.
Fischer è anche confondatore di Ozelot, etichetta discografica diventata studio multimediale attivo nei visuals e del design digitale. Con questo album, Manuel, torna al suo campo base discografico, condensando in 10 canzoni, i suo attuali interessi musicali che spaziano dall’IDM alla dubstep, passando per l’electro.
Manuel Fischer non è solo produttore techno, è un artista che ha diversificato il suo raggio d’azione creativo: fa “field-recording” finalizzato alla produzione di sound design per marchi commerciali, produce suoni e musica per film.
Lo abbiamo raggiunto a Bangkok, durante il suo recente tour nel Sud-Est asiatico. Sì, perché la musica porta questo artista multi-tasking in giro per il mondo.
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