Smartphone a scuola
Controcorrente

La scuola, i giovani e lo smartphone: più prevenzione o più proibizioni?

  • Ieri
  • 37 min
  • Antonio Bolzani
  • Imago
Scarica

A scuola lo smartphone va o non va vietato, o per meglio dire gli allievi e le allieve lo possono almeno avere in cartella senza utilizzarlo? Occorre un divieto assoluto (il DECS ha già stabilito che nel perimetro degli istituti scolastici i dispositivi devono essere spenti e non visibili fisicamente) oppure servirebbe un maggior sforzo educativo -da parte di tutti/e e non soltanto dei/delle docenti- all’uso consapevole e responsabile del telefonino? Ci agganciamo alla comunicazione giunta ieri da parte del Comitato interpartitico che sostiene il testo (primo firmatario Fiorenzo Dadò, deputato e presidente del Centro) che l’obiettivo delle 7’000 firme è stato ampiamente raggiunto, con un mese di anticipo: l’iniziativa popolare legislativa “Smartphone: a scuola no” è quindi riuscita ma la raccolta delle firme continuerà fino al termine di legge del 12 dicembre. In sostanza, per gli iniziativisti il telefono cellulare non va portato a scuola e questo nonostante le attuali direttive del DECS: per i sostenitori dell’iniziativa l’applicazione di questo regolamento è frammentaria e diversa nelle diverse sedi scolastiche e per questo si rende necessario un divieto più severo e uniforme ancorato nella Legge cantonale sulla scuola. Il Comitato promotore ora si attende una presa di coscienza in tempi celeri da parte del Consiglio di Stato e del Gran Consiglio e invita il DECS a intraprendere i passi necessari per attuare quanto richiesto dall’iniziativa, coinvolgendo nelle discussioni coloro che hanno promosso e lanciato l’iniziativa. In un’epoca in cui c’è chi sostiene che i divieti e le proibizioni in diversi ambiti sono eccessivi, voi come vi ponete di fronte a questo discusso e dibattuto argomento? 

Scopri la serie

Correlati

Ti potrebbe interessare