Ladies and gentlemen: Culture Club
Una delle storie più colorate degli anni ’80. Mi viene in mente questo ripensando ai Culture Club, alla band di Boy George, alle note di Karma Chameleon.
Tutto nasce nel 1982: Boy George (al secolo George Alan O’ Dowd, eclettico personaggio irlandese) con un’esperienza non proprio positiva alle spalle forma una nuova band. Sa di essere un leader nato: è consapevole della sua voce, ma anche del look originale che manifesta in ogni occasione pubblica. I primi anni sono folgoranti, esce un disco dopo l’altro. Almeno fino al 1986 quando si apre una crisi all’interno della band e il progetto trova un brusco stop. Boy George inizia una carriera da solista, ma il primo amore non si scorda mai e negli anni si assiste a ben due reunion. 6 album, decine di milioni di dischi venduti (c’è chi dice 50, chi 150) e un brand che continua a esistere, con eventi live e occasioni speciali.
Canzone simbolo: Do you really want to hurt me
Anno d’oro: 1983, esce Colour by number, l’album più venduto.
Perché hanno scelto il nome Culture Club? Semplice: per sottolineare il fatto che i quattro componenti arrivavano da culture radicalmente diverse.