Elio e le fiabe tese
Facciamo una band?

Elio e le Storie Tese

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  • Daniele Oldani
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Signore e signori: Elio e le Storie Tese
Una band che ha trasformato la musica italiana in un laboratorio di ironia e virtuosismo.

Tutto comincia a Milano nel 1980, quando Stefano Belisari – per tutti Elio – fonda il gruppo. Il nome? Nasce da una sua prima canzone, ‘Elio’, e da quell’aggiunta surreale ‘le Storie Tese’, ispirata da una canzone degli Skiantos, perfetta per il loro stile demenziale.

Per anni sono una band di culto nei locali milanesi, ma nel 1989 arriva il primo album: Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu. Un titolo impronunciabile, ma che segna l’inizio di una carriera unica. Negli anni ’90 esplodono con dischi come Italyan, Rum Casusu Çikti e soprattutto con La terra dei cachi, portata a Sanremo nel ’96: secondo posto e Premio della Critica.

Il loro segreto? Testi geniali, pieni di satira e nonsense, ma anche una tecnica musicale da veri fuoriclasse. Hanno spaziato dal rock al funk, dal progressive al pop, senza mai perdere il gusto per la parodia. In totale hanno pubblicato 10 album in studio, più live e raccolte, e venduto oltre 650 mila copie. Tutti i dischi sono diventati oro, e hanno vinto premi come gli MTV European Music Awards e gli Italian Music Awards.

Nel 2013 tornano a Sanremo con La canzone mononota, ancora secondi e ancora Premio della Critica. Poi, nel 2018, il tour ‘Arrivedorci’ segna lo scioglimento ufficiale. Ma il loro spirito resta: sono i maestri del rock demenziale italiano, capaci di trasformare ogni canzone in un gioco di intelligenza e follia musicale.

Canzone simbolo: La terra dei cachi
Anno d’oro: 1996

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