In una situazione economica che a scala globale presenta diverse incertezze, alcune delle quali preoccupanti (come quella legata alle tensioni petrolifere tra Arabia Saudita e Iran) fare previsioni anche a breve termine diventa difficile. Vediamo allora di capire qual è la situazione.
Gli spunti non mancano: dal rallentamento dell’economia europea frenata dalla recessione tecnica della Germania all’andamento più che positivo dei dati economici degli Stati Uniti nonostante il duro confronto sui dazi, fino alla Brexit e alla tenuta dell’Euro e dell’UE con i venti sovranisti smorzati dal cambio di governo in Italia fino al cambio ai vertici della UE e della BCE.
In tutto questo la Svizzera continua ad essere un paese economicamente solido con una moneta forte che deve reggere la pressione internazionale per non penalizzare le esportazioni. Che l’economia europea rallenti non è un bene per nessuno e in particolare per la Svizzera che trae appunto dalle esportazioni gran parte del suo benessere.
Cosa accadrà nei prossimi mesi è difficile dire, ma il confronto tra Stati Uniti e la Cina sui dazi e le tensioni che riemergono tra Trump e l’Europa potrebbero alla lunga creare effetti a catena imprevedibili sui quali è bene riflettere con realismo ottimista piuttosto che con irrazionale pessimismo.
Ospiti:
Gianfranco Fabi, giornalista economico, già vicedirettore del Sole-24Ore e direttore di Radio 24, insegna "Tecniche e scenari dell'informazione economica" all'Università Carlo Cattaneo di Castellanza
Lino Terlizzi, giornalista economico, già responsabile della redazione economica della RSI e già vicedirettore del Corriere del Ticino di cui è tutt’ora editorialista. Collabora con il Sole-24Ore
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