Nella serie di pubblicazioni sulle cose più belle della Svizzera, Schweizer Heimatschutz l’organizzazione svizzera che si occupa della promozione e difesa della cultura architettonica e paesaggistica non poteva certo mancare un libretto dedicato alle… isole elvetiche (sic!). Al di là della provocazione, che provocatoria non è, il concetto di “isola” può essere visto, ritratto e interpretato in vari modi a cominciare da quello geografico. In Svizzera ci sono isole lacustri e isole fluviali ma anche isole artificiali e isole che non ti aspetti. Ci sono poi isole che sono presenti da sempre nell’immaginario collettivo turistico e naturalistico, come le Isole di Brissago. Il loro valore paesaggistico è incontestabile e oggi ci si interroga su come valorizzarlo al meglio tenendo conto di tutte le esigenze in campo. La recente presa di posizione della Società ticinese di scienze naturali (STSN) sul destino del parco botanico ospitato sulla maggiore delle Isole di Brissago rimette al centro dell’attenzione le potenzialità di questo luogo che rappresenta pur sempre un elemento di pregio dell’iconografia turistica della Svizzera italiana da promuovere cercando di conciliare gli interessi di tutti gli attori coinvolti. Esercizio non facile, ma necessario.
Ospiti:
Manuela Varini, presidente della Società ticinese di scienze naturali
Sabrina Nemeth, architetto e urbanista capoprogetto cultura architettonica per Schweizer Heimatschutz
Luca Bacciarini, presidente della Commissione scientifica del Parco botanico Isole di Brissago
Fabio Bonetti, direttore organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli
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https://www.rsi.ch/s/703647