Nel calcio, si sa, le cose vanno molto veloce. E così, se lo scorso mese di gennaio si parlava di un grande Lugano, in corsa, perché no, per puntare al titolo svizzero, quattro mesi dopo la realtà è cambiata drasticamente. I bianconeri da febbraio ad oggi hanno racimolato appena 17 punti su 45 disponibili, meglio solamente di Grasshopper e Sion. Presente negli studi de La Domenica Sportiva, il portiere dei bianconeri Amir Saipi ha provato a dare una spiegazione a questa caduta libera, puntando il dito su un atteggiamento a suo modo di vedere carente. “Nelle ultime settimane abbiamo parlato molto, sia tra noi giocatori che con l’allenatore - ha detto il 24enne - Quando si esce dalla Coppa Svizzera e dalla Conference League nel modo in cui siamo usciti noi, non è facile reagire in campionato. Serve la giusta mentalità, che a noi però è mancata. Io stesso sono il primo che in certe situazioni avrebbe dovuto assumersi la leadership del gruppo e motivare i ragazzi”.
Nei primi sei mesi della stagione siamo stati noi la squadra più forte, anche i giocatori avversari mi dicevano che questo sarebbe stato il nostro anno
Le difficoltà sono iniziate nel periodo che coincide con l’allontanamento del direttore sportivo Carlos Da Silva. Una partenza inaspettata e non totalmente chiarita dal club, ma che a detta del numero uno bianconero non ha destabilizzato lo spogliatoio, rimasto dunque sereno sebbene anche ieri sia stato riportato di un alterco avvenuto fra lo stesso Saipi e Roman Macek. “A noi calciatori non cambia molto chi sia il direttore sportivo. Tutti devono lo stesso spingere al massimo, penso che siano stati più i giornali ad avere spinto sulla questione. Per quanto mi riguarda non ha avuto alcun influsso negativo”.
Il caso Da Silva? Anche noi eravamo all’oscuro, sono solo venuti nel nostro spogliatoio e ci hanno detto che Carlos non sarebbe più stato il nostro direttore.
Con la sconfitta di sabato contro il Basilea il Lugano è scivolato al 5o posto in classifica. Piazzamento che al momento non garantirebbe una qualificazione europea, ma che lo potrebbe fare nel caso i renani trionfassero anche in Coppa Svizzera. “Non dobbiamo però guardare la classifica - ha puntualizzato Saipi - bisogna solo andare a vincere le prossime tre partite. Per farlo serve l’aiuto di tutti, dal mister ai magazzinieri. Tutti devono dare il 100%”.
SL, lo studio sul Lugano (La Domenica Sportiva 11.05.2025)
RSI Sport 11.05.2025, 19:00