Il più grande database online calcistico - il noto sito Transfermarkt.com - ne segnala già 200. In realtà, le partite di Mattia Croci-Torti in qualità di allenatore del Lugano, al momento sono 199. Poco cambia. Ne manca una, quella in programma quest’oggi alle 18h00 a Cornaredo contro il Grasshopper, per fare cifra tonda. E lasciarsi alle spalle un conteggio che ha fatto cilecca il 2 marzo scorso, quando in Lugano-Zurigo il Crus sì c’era, ma non in panchina. Era in tribuna, squalificato dopo il quarto cartellino giallo rimediato nello scorso campionato di Super League. In fin dei conti, per com’è andata dieci giorni fa col Losanna - un pareggio tra le polemiche - forse meglio così.
Vuole vincere, il Crus. Come voleva vincere contro gli stessi avversari il 23 settembre del 2021. Era la data della sua prima partita da “allenatore capo”, ne uscì con un pareggio per 1-1. Poco male, erano giorni di festa per lui, che mai si sarebbe aspettato la riconferma, perlomeno prima dell’interinato che ha portato in serbo un pareggio con il Basilea in campionato e una vittoria in Coppa Svizzera con lo Xamax. Risultati e prestazioni che avevano spinto la dirigenza a dargli fiducia. “Se avessi rifiutato sarei stato un codardo”, abbiamo titolato quel giorno. L’inizio di una storia certamente di successo, già trionfale il 15 maggio 2022 quando alzò al cielo la Coppa Svizzera. Era solo la sua 35a panchina.
Ne sono passate altre 164 nel frattempo. E di gioie, Croci-Torti se n’è e ne ha regalate tante, tantissime, soprattutto fino all’inizio del 2025. Come dimenticare la clamorosa rimonta al Besiktas Stadium in Conference League? O le prestazioni offerte nel secondo turno preliminare di Champions League contro il Fenerbahçe del suo idolo Mourinho? O ancora le tre finali di Coppa raggiunte consecutivamente? Momenti che, al di là di alcuni risultati mancati sul più bello, resteranno nel vissuto dell’allenatore e nella storia della società, che oggi - questo sì - si augurano che possa essere proprio la panchina numero 200 a cambiare la musica di questo 2025. Perché due figuracce in Coppa Svizzera e un saluto anticipato all’Europa possono bastare. Che sia la 200a, allora, l’alba di un nuovo inizio.

Rete Uno Sport
Rete Uno Sport 27.09.2025, 08:30
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