Non basta il bel gioco, Lugano battuto e retrocesso in Conference

L’avventura nelle Coppe europee del Lugano non continuerà al terzo turno di qualificazione di Europa League, bensì in quello di Conference contro il già noto Celje. I bianconeri sono stati sconfitti per 1-0 dal Cluj nella sfida di ritorno, terminata ai tempi supplementari per il pari maturato al 90’ in terra rumena, rivelatasi ben più ostica delle aspettative. I sottocenerini hanno sì mostrato un gioco propositivo, ma pure tantissima povertà realizzativa sottoporta, questione da risolvere al più presto vista la singola rete segnata in tre apparizioni ufficiali.

Croci-Torti ha sbloccato il tanto richiesto doppio attaccante, con Koutsias un filo più arretrato di Behrens, in un 4-4-2 dal piglio tutto offensivo per un Lugano che ha subito messo in atto le direttive del mister. Il Cluj dalle parti di Saipi non si è praticamente mai visto, e i bianconeri hanno piantato le tende nella metà campo avversaria tessendo una trama di gioco piuttosto fitta, ma spesso interrottasi al limite dell’area. Grgic e Alioski ci hanno provato dalla distanza più per sfogo che per una reale intenzione di trovare il gol, mentre Koutsias, nonostante un gran lavoro offensivo, non è sembrato ancora possedere l’istinto del bomber.

A inizio ripresa un tocco di mano piuttosto leggero ha obbligato l’arbitro Lindhout ad annullare l’1-0 di Behrens, che ha tenuto il colpo in canna e 17’ dopo ha appoggiato in rete il nuovo vantaggio luganese. Ancora una volta, però, è intervenuto il VAR per richiamare il fischietto olandese sul fuorigioco dell’attaccante tedesco sull’assist di Steffen. Il Lugano ha forzato il ritmo per evitare i tempi supplementari, messi nel mirino fin dall’inizio dal Cluj e raggiunti con caparbietà. I rumeni hanno sbloccato la contesa al 96’ con il colpo di testa di Sinyan, che ha fatto rintanare nuovamente in difesa la truppa di casa e costretto Bislimi - il legno gli ha negato il pareggio - e compagni ad arrendersi dopo gli ultimi assalti.