Il Lugano chiude la sua serie a Bienne

Almeno un paio di errori evitabili di troppo in difesa sono costati caro al Lugano, che nella trasferta di Bienne ha visto chiudersi la serie di 4 vittorie consecutive. In pista alla Tissot Arena con lo stesso line-up che aveva piegato il Servette martedì sera in casa, la squadra di Pelletier ha spinto e creato tanto ma ha anche concesso decisamente troppo finendo per arrendersi con il risultato di 6-4.

La partita non ha avuto un attimo di respiro nel primo terzo, chiuso sul 3-2 per i padroni di casa. In vantaggio alla prima occasione con Loeffel, pescato da una magia di Arcobello, i ticinesi si sono ben presto ritrovati sotto per via degli evitabilissimi punti di Kohler (difesa piazzata male) e Fuchs (disco perso sulla blu da Wellinger). Un immediatro tiro di Fazzini, dopo un ingaggio vinto in zona offensiva in situazione di 5 contro 3, ha rimesso le cose a posto, ma il powerplay dei Seeländer ha risposto poco prima della pausa con Rathgeb, prontissimo sul puck non trattenuto da Schlegel.

Il periodo centrale è stato quasi totalmente di marca bianconera, con Sannitz e compagni più volte pericolosi dalle parti di Paupe, degno sostituto di Van Pottelberghe (in quarantena) che nulla ha potuto sul tiro deviato di Wellinger. Vicino al 4-3 con Lajunen in shorthand, il Lugano ha subito una vera e propria doccia fredda a 26" dalla seconda sirena con la rete di pattino (ma regolare) dell'ex Brunner. Le cose si sono complicate nell'ultimo tempo: con il 5-3 ancora di Rathgeb (pregevole backhand), il palo a dire di no alla staffilata di Fazzini e il gol del 6-3 in superiorità numerica di Hofer. Il Lugano ha continuato ad attaccare ma senza la necessaria convinzione, trovando comunque ancora un gol in powerplay con Boedker.