Hockey - il commento

L’oro non ci vuole, ma noi continueremo a provarci

Genoni è il meritatissimo MVP di quest’edizione, la prossima sarà in Svizzera

  • 26 maggio, 08:31
  • 26 maggio, 15:11
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La delusione è tanta

  • Keystone
Di: Omar Bergomi 

È difficile scrivere quando si arriva così vicini a toccare la Coppa con le dita e poi la si vede andare da un’altra parte. La Svizzera ancora una volta si deve accontentare della medaglia d’argento, una medaglia certo preziosa e che dimostra il valore di questa squadra, ma che non potrà mai essere paragonabile a quella d’oro. E perderla così fa male. Fa male perché i rossocrociati hanno messo sul ghiaccio un gran bel gioco in queste settimane, fa male perché è un gruppo unito e che si è compattato ancora di più dopo l’infortunio del suo capitano Hischier, fa male perché è l’ultima partita di Ambühl e avremmo tutti voluto un finale di carriera da film hollywoodiano, fa soprattutto male perché questa squadra un oro se lo merita dannatamente. Ma lui, l’oro, per adesso non ci vuole, pazienza. Continueremo ancora a provarci, e tra un anno lo faremo a casa nostra.

Highlight: l’hockey, come quasi tutti gli sport, è un gioco di centimetri, volendo parafrasare Al Pacino in Ogni Maledetta Domenica. Nell’overtime un tiro di Malgin avrebbe potuto regalarci il trionfo se solo fosse stato due centimetri più alto e invece è stato deviato in maniera fortuita dal guanto di Swayman. E sul fronte opposto, una manciata di secondi dopo, la conclusione di Thompson è passata in uno spazio di pochissimi centimetri sotto la gamba di Siegenthaler e si è infilata a un nulla dalla spalla di Genoni.

Top player: è stato giustamente premiato come MVP del torneo e nella finale ha fatto vedere perché. Leonardo Genoni può senz’altro essere considerato uno dei portieri più forti del mondo. A 37 anni il nativo della Valle di Blenio ha sfoderato l’ennesima prestazione maiuscola, mettendo in fila la quarta partita di fila senza subire reti nei 60’, cosa mai vista prima. Se si potesse clonare, ci farebbe molto comodo.

Time out: si concludono nel modo più amaro i Mondiali per la Svizzera, con gli USA che si mettono al collo un oro a 65 anni dall’ultima volta. L’edizione danese-svedese è stata caratterizzata dalle tante sorprese (Danimarca e Austria, in parte gli stessi Stati Uniti, e perché no anche l’Ungheria che si salva), un’ottima organizzazione anche se non sempre riflessa nelle piste, che più volte sono state avare di spettatori presenti. La prossima sarà a Friborgo e Zurigo e tutti ci aspettiamo un passo in avanti. Sulla presenza di pubblico, sull’organizzazione, sulla qualità di partite e magari anche nel risultato finale.

01:13

Mondiali, il gol di Thompson in Svizzera-Stati Uniti (25.05.2025)

RSI Sport 25.05.2025, 23:16

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