“La bellezza ha bisogno di poco: forme pure, belle proporzioni. Questo nel gioiello è molto importante perché è un’opera d’arte, una creazione che dialoga con il corpo, con la persona”.
Maruska Riva decide di diventare orafa quando al termine della formazione come disegnatrice tessile, rimane folgorata passando per caso davanti alla vetrina di un orafo, presso il quale inizia il percorso di apprendistato, diplomandosi e inseguendo da subito il sogno di aprire il proprio atelier.
Ora crea gioielli artigianali nel laboratorio annesso al suo negozio, nel centro di Lugano; il suo è un mestiere antico che richiede creatività, passione, buon gusto, manualità e grande attenzione ai dettagli. Tutte doti che non le mancano; le sue sono piccole opere d’arte moderne e minimaliste.
Il processo creativo che la porta a realizzare un monile inizia il momento in cui disegna il modello, che può essere una sua ispirazione creativa oppure l’idea di un cliente che desidera prendere parte alla realizzazione di ciò che desidera, anziché comperarlo già fatto.
Il secondo passaggio è la scelta dei materiali, che nel caso della produzione di Maruska è orientata verso materiali preziosi quali oro, platino, argento e pietre preziose, accuratamente selezionati.
Si passa poi alla lavorazione vera e propria del gioiello; la fusione del metallo, la lavorazione delle pietre, le rifiniture, l’incastonatura delle pietre se il design lo prevede, e la lucidatura finale. Operazioni che richiedono massima precisione, mano ferma… e tanta, tanta pazienza.
Il risultato finale è un pezzo fatto a mano che non si vedrà addosso a nessun altro; un gioiello con un’anima, molto diverso da quelli prodotti in serie dalle grandi Maison della gioielleria.
Quello di Maruska è un mondo straordinario che pochi conoscono; l’invito che ci rivolge a fine intervista è quello di far scoprire ai giovani l’arte orafa, che merita di essere conservata e valorizzata in un mondo sempre più dominato dalle macchine e dagli automatismi votati alla produttività.