In Svizzera Citroën richiama 10’000 vetture per un difetto agli airbag. Il provvedimento rientra nell’ambito di una campagna in numerosi paesi europei in seguito a un incidente mortale avvenuto due settimane fa in Francia.
Secondo quanto riferito martedì da SRF, il richiamo è noto dalla scorsa settimana all’Ufficio federale delle strade (USTRA). Quest’ultimo ha messo a disposizione dell’importatore gli indirizzi di tutti i proprietari dei modelli in questione di modo che essi possano essere contattati e informati su come procedere. I costi sono a carico del produttore.
I modelli interessati dalla misura sono i Citroën C3 (seconda generazione) e DS3 (prima generazione) prodotti tra il 2009 e il 2019. Alcune sostanze chimiche presenti nei gonfiatori di questi airbag possono deteriorarsi nel tempo, soprattutto se esposti a condizioni climatiche calde e umide. In caso di incidente, il gonfiaggio dell’airbag potrebbe avvenire con troppa forza, provocando la rottura del dispositivo. Schegge di metallo e viti possono essere proiettate nell’abitacolo, causando potenzialmente lesioni gravi o, nel peggiore dei casi, la morte.
Le vetture incluse in questa azione di “stop-drive” fanno parte di una campagna di richiamo globale avviata più di un anno fa, prima nell’Europa meridionale e poi estesa al nord. Stando a SRF finora si contano già 45 vittime a livello mondiale.
In Svizzera circa un milione di veicoli di diversi marchi erano dotati di tali airbag del fabbricante giapponese. Secondo l’USTRA finora ne sono stati riparati 720’000. Dei restanti 280’000, circa 93’000 devono ancora essere sistemati. Gli altri non sono più in circolazione.
I proprietari di Citroën possono verificare qui se il loro veicolo è interessato dal richiamo.