Sono proseguiti anche nella notte su oggi, mercoledì gli attacchi reciproci e il lancio di missili tra Iran e Israele. Teheran ha dapprima risposto a Tel Aviv, che ieri annunciava di aver eliminato Ali Shadmani, il capo dello Stato maggiore; in carica da appena 4 giorni.
Prima del contrattacco israeliano, l’esercito dello Stato ebraico ha fatto sapere che “15 missili balistici iraniani hanno raggiunto il Paese, e solo una parte è stata intercettata”. Diversi incendi si sono registrati nel sud e nel centro di Israele.
Sempre nella notte su oggi, a Teheran si sono udite esplosioni. Dall’inizio degli attacchi di Israele sull’Iran si registrano, secondo ONG sul posto in Iran, 585 vittime. Nel frattempo tra le varie persone che hanno lasciato la capitale iraniana figurano anche dipendenti dell’ambasciata svizzera.
Sul fronte politico, il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha avuto un colloquio telefonico con il presidente USA Donald Trump. L’emittente americana NBC afferma che l’inquilino della Casa Bianca sta valutando “diverse opzioni”, fra le quali “la fornitura di supporto militare a Israele”.