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Mondo

Israele: “La carestia a Gaza è causata da Hamas”

Oltre 100 ONG hanno firmato un appello congiunto per chiedere un cessate il fuoco e il libero afflusso di aiuti attraverso i meccanismi guidati dalle Nazioni Unite

  • Oggi, 06:51
  • Oggi, 16:11
Striscia di Gaza

Nella Striscia di Gaza

  • Keystone
Di: Agenzie/Redazione RSI Info 

“Una ‘carestia di massa’ si sta diffondendo nella Striscia di Gaza”, hanno avvertito mercoledì più di cento organizzazioni umanitarie. Chiedono una tregua immediata, l’apertura di tutti i punti di passaggio e la libera circolazione degli aiuti umanitari.

“Mentre una carestia di massa si diffonde nella Striscia di Gaza, i nostri colleghi e le persone che aiutiamo stanno deperendo”, affermano in un comunicato le ONG, tra cui Medici Senza Frontiere, diverse sezioni di Medici del Mondo e Caritas, Amnesty International e Oxfam International.”

Il governo dello Stato ebraico dichiara che “non c’è nessuna carestia causata da Israele”. E aggiunge che è “causata da Hamas”.

02:36

Nuova offensiva israeliana

Telegiornale 22.07.2025, 20:00

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13 minuti fa

OMS, "gran parte della popolazione di Gaza sta morendo di fame"

Il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato che “gran parte” della popolazione di Gaza sta morendo di fame. “Non so come altro definirlo se non persone che muoiono di fame in massa, ed è una cosa provocata dall’uomo. È chiarissimo ed è a causa del blocco”, ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus in una conferenza stampa a Ginevra. “I 2,1 milioni di persone intrappolate nella zona di guerra di Gaza stanno affrontando un altro killer, oltre a bombe e proiettili: stanno morendo di fame. Stiamo assistendo a un aumento fatale dei decessi legati alla malnutrizione”, ha aggiunto. “Il tasso globale di malnutrizione acuta supera il 10% e oltre il 20% delle donne incinte e in allattamento sottoposte a screening soffre di malnutrizione, spesso grave”, ha spiegato il direttore generale dell’OMS. “Chiediamo pieno accesso e cessate il fuoco, e chiediamo una soluzione politica, una soluzione duratura, e chiediamo anche il rilascio degli ostaggi, come abbiamo sempre detto”, ha aggiunto.

2 ore fa

Swiss torna a volare su Tel Aviv dal 29 settembre

La compagnia aerea Swiss tornerà a operare su Tel Aviv: il collegamento tra la Svizzera e Israele sarà ripristinato dal 29 settembre con un velivolo A330, come si legge in un comunicato diffuso mercoledì.

A metà giugno Swiss aveva dichiarato che il volo sarebbe stato sospeso fino a fine ottobre. La decisione odierna è stata presa sulla base di una nuova valutazione della situazione.

È stata annunciata anche la ripresa dei voli per Beirut, in Libano: la tratta tornerà a essere assicurata dal 3 agosto.

Nel frattempo, sempre mercoledì, il Dipartimento federale degli affari esteri ha aggiornato la raccomandazione di viaggio per Israele: i viaggi non sono più sconsigliati in generale, ma sono sconsigliati quelli turistici e quelli non urgenti.

Oggi, 16:02

La replica: "Nessuna carestia causata da Israele"

Il governo israeliano ha dichiarato mercoledì di non essere responsabile della carenza di cibo nella Striscia di Gaza e ha accusato Hamas di aver deliberatamente creato una crisi: “A Gaza oggi non c’è nessuna carestia causata da Israele” ha detto il portavoce del governo, David Mencer, in risposta alla richiesta di 100 ONG a Israele di sbloccare gli aiuti umanitari. “La carestia è causata da Hamas” ha aggiunto, accusando il movimento di impedire la distribuzione di cibo.

Oggi, 15:38

La Francia: "Rischio carestia dovuto a blocco di Israele"

Il ‘‘rischio di carestia’‘ a Gaza è ‘‘il risultato del blocco israeliano’‘. È quanto denuncia il ministero degli Esteri della Francia.

‘’La Francia - si legge in una nota diffusa dal Quai d’Orsay - condanna fermamente l’ampliamento dell’offensiva israeliana nel centro di Gaza dove gli ordini di evacuazione hanno indotto lo sfollamento di decine di migliaia di persone a Deir el-Balah e ostacolato il lavoro di numerose agenzie delle Nazioni Unite e ONG internazionali”.

Parigi chiede a Tel Aviv di “revocare immediatamente tutte le restrizioni imposte all’accesso dell’aiuto umanitario a Gaza, al fine di consentire la sua consegna immediata, massiccia e senza ostacoli”.


Oggi, 10:55

Media, Witkoff vedrà funzionari Israele-Qatar domani a Roma

L’inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente, Steve Witkoff, dovrebbe incontrare domani a Roma alti funzionari del Qatar e di Israele per proseguire i negoziati sulla tregua a Gaza e gli ostaggi. Lo riferisce Axios, citando due fonti a conoscenza dell’incontro. L’incontro si svolgerà mentre i negoziatori di Hamas e Israele stanno conducendo negoziati indiretti a Doha sugli ultimi punti critici. Witkoff a Roma vedrà il ministro israeliano per gli affari strategici Ron Dermer e un importante inviato del Qatar. Secondo una fonte Usa e una fonte israeliana, se ci saranno progressi Witkoff poi si recherà a Doha nel finesettimana.

Oggi, 10:48

Turisti israeliani non sbarcano a Siro a causa protesta per Gaza

Una nave da crociera israeliana ha lasciato l’isola greca di Syros senza far sbarcare i passeggeri a causa di proteste pro-Palestina. Decine di manifestanti, riuniti al porto, hanno chiesto la fine del “genocidio a Gaza”.

La Crown Iris, con 1’700 passeggeri, è salpata in anticipo verso Cipro. La compagnia Mano Maritime ha deciso di cambiare destinazione “alla luce della situazione”. I manifestanti hanno esposto bandiere palestinesi e intonato slogan contro Israele.

Il ministro degli Esteri israeliano Saar ha contattato l’omologo greco Gerapetritis dopo l’incidente. Un passeggero ha riferito che alcuni a bordo hanno esposto bandiere israeliane in risposta alle proteste.

Oggi, 10:46

La visita dei patriarchi Pizzaballa e Teofilo III fra le macerie e la devastazione di Gaza

Dopo l’attacco israeliano di giovedì scorso contro la parrocchia cristiana della Chiesa della Sacra Famiglia di Gaza, l’unico edificio sacro cattolico all’interno dell’enclave palestinese, un raid militare che ha provocato tre morti e diversi feriti fra cui Padre Gabriel Romanelli, il patriarca latino di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa e il patriarca greco-ortodosso Teofilo III, hanno fatto una visita fra le macerie e la devastazione della Striscia di Gaza. È stato un incontro con la stremata e sfinita popolazione che ha voluto essere un abbraccio di solidarietà e di conforto in una tragedia senza fine che non conosce limiti e confini e che, come ha dichiarato il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres, ha raggiunto un livello senza precedenti di morte e distruzione. Lo stesso Cardinale Pizzaballa ha definito la situazione di Gaza «moralmente inaccettabile».

Il programma Millevoci di Rete Uno ne ha parlato Marina Corradi, giornalista e inviata del quotidiano Avvenire.

09:24

La visita dei patriarchi Pizzaballa e Teofilo III fra le macerie e la devastazione di Gaza

Millevoci 22.07.2025, 11:05

  • Imago Images
  • Antonio Bolzani
Oggi, 08:18

Anche l'Australia chiede la fine della guerra a Gaza

L’Australia si è unita a 28 altre nazioni per chiedere l’immediata fine alla guerra a Gaza e denunciare Israele per le morti di centinaia di palestinesi in cerca di aiuti. Ieri decine di manifestanti pro-palestinesi sono stati espulsi dal parlamento federale in Canberra all’apertura della nuova legislatura del parlamento federale. Nel suo intervento, la ministra degli Esteri Penny Wong ha detto che il governo australiano vuole esprimere “la vera angoscia che gli australiani sentono per quello che vedono accadere a Gaza”.

“Noi firmatari qui di seguito elencati siamo uniti in semplice e urgente messaggio: la guerra a Gaza deve finire, e subito”, hanno scritto i paesi firmatari di una dichiarazione congiunta iniziata dalla Gran Bretagna. “Le sofferenze dei civili a Gaza hanno raggiunto nuove profondità. Il modello di distribuzione degli aiuti è pericoloso, alimenta l’instabilità e priva i gazawi di dignità umana”, prosegue il documento. I 28 paesi firmatari, fra i quali c’è anche la Svizzera, richiedono che Israele potenzi con urgenza il flusso di aiuti e consenta all’Onu e agli enti umanitari “di condurre il loro lavoro salvavita in maniera sicura ed efficace”.

Oggi, 07:52

La testimonianza: a Gaza c'è pochissimo cibo e costa troppo

Oggi, 07:17

USA, Witkoff si reca in Europa per discutere di aiuti e tregua

In questo contesto, l’emissario americano Steve Witkoff si recherà questa settimana in Europa e secondo la portavoce del Dipartimento di Stato Tammy Bruce, il suo obiettivo è quello di raggiungere “un nuovo cessate il fuoco, così come (l’apertura di, ndr.) un corridoio umanitario per la consegna degli aiuti”.

Oggi, 06:53

Oltre 100 ONG chiedono il libero flusso di aiuti attraverso il coordinamento dell'ONU

Le ONG chiedono un cessate il fuoco “immediato e negoziato”, l’apertura di tutti i valichi di frontiera e il libero flusso di aiuti attraverso i meccanismi guidati dalle Nazioni Unite.

Ieri le Nazioni Unite hanno affermato che le forze israeliane hanno ucciso più di 1.000 palestinesi che cercavano di ottenere aiuti alimentari da quando la Fondazione Umanitaria per Gaza, sostenuta da Stati Uniti e Israele, ha iniziato le operazioni a fine maggio, mettendo di fatto da parte l’attuale sistema guidato dalle Nazioni Unite.

Israele afferma che gli aiuti umanitari sono autorizzati a entrare a Gaza e accusa Hamas di sfruttare le sofferenze dei civili, anche rubando cibo per venderlo a prezzi gonfiati o sparando a chi è in attesa di aiuti.

Oggi, 06:52

Oltre 100 ONG denunciano "carestia di massa in atto a Gaza"

In una dichiarazione, i 111 firmatari, tra cui Medici Senza Frontiere (MSF), Save the Children e Oxfam, hanno avvertito che “i nostri colleghi e coloro che assistiamo stanno morendo”. “Mentre l’assedio del governo israeliano affama la popolazione di Gaza, gli operatori umanitari si uniscono alle stesse file per il cibo, rischiando di essere colpiti solo per sfamare le loro famiglie”, si legge nella dichiarazione.