“Il governo tedesco non autorizzerà più alcuna esportazione di attrezzature militari che potrebbero essere utilizzate nella Striscia di Gaza fino a nuovo avviso”, è quanto dichiarato dal cancelliere federale tedesco Friedrich Merz. Berlino, fedele alleata di Tel Aviv, è attualmente anche il suo secondo fornitore di armi, con una quota attorno al 30% negli ultimi anni.
Il gabinetto di sicurezza israeliano, dopo dieci ore di discussioni, ha approvato nella notte il piano di Benjamin Netanyahu per la Striscia di Gaza. Un progetto in cinque punti che prevede l’occupazione totale di Gaza City evacuando tutti i residenti della città verso i campi profughi centrali e altre aree entro il 7 ottobre 2025 (data del secondo anniversario del massacro compiuto da Hamas). Il Governo assicura che garantirà assistenza umanitaria, ma per ammissione dello stesso capo dell’esercito Eyal Zamir una risposta in questo senso non c’è e con l’occupazione bisognerà “rimuovere il ritorno degli ostaggi dagli obiettivi della guerra”. Per l’opposizione israeliana la decisione è “una catastrofe”.

Israele: via libera all'occupazione di Gaza
Telegiornale 08.08.2025, 12:30