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Megafusione aerospaziale europea per arginare Starlink

Tre colossi come Airbus, Thales e Leonardo firmano un protocollo d’intesa per le attività satellitari - Se Bruxelles darà il via libera, il progetto “Bromo” sarà operativo già nel 2027

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Notiziario 23.10.2025, 10:00

  • Thales Alenia Space
Di: AFP/Reuters/EnCa 

I colossi europei Airbus, Thales e Leonardo hanno firmato giovedì un protocollo d’intesa per fondere le loro attività nel settore dei satelliti, un mega-progetto pensato per contrastare il dominio di Starlink, la divisione “spaziale” di Elon Musk. La nuova società nata da questa fusione, che potrebbe diventare operativa già nel 2027 se la Commissione europea darà il via libera, diventerà “un attore spaziale europeo di primo piano”, sottolinea Thales in un comunicato.

Il progetto, chiamato Bromo, rappresenta “un passo importante per rafforzare l’ecosistema spaziale europeo, aumentare la sua capacità di innovazione, la sua autonomia strategica e la sua competitività, permettendo così all’Europa di affermare il proprio ruolo centrale nel mercato spaziale globale”, secondo quanto dichiarato da Thales giovedì.

Questa fusione contribuirà a rafforzare la sovranità dell’Europa nel settore spaziale, “che sostiene infrastrutture e servizi essenziali legati alle telecomunicazioni, alla navigazione globale, all’osservazione della Terra, alla ricerca scientifica, all’esplorazione e alla sicurezza nazionale”, evidenzia anche Airbus nel comunicato.

Il gigante aeronautico europeo Airbus parteciperà con le sue attività Space Systems e Space Digital, provenienti dalla divisione Airbus Defence and Space. Dal canto suo Thales apporterà principalmente le sue quote nella sua divisione spaziale Thales Alenia Space, oltre a Telespazio e Thales SESO. Infine, Leonardo contribuirà con la sua divisione aerospaziale, comprese le sue quote in Telespazio e Thales Alenia Space.

La nuova entità aspira anche a diventare il partner di fiducia per lo sviluppo e l’attuazione dei programmi spaziali sovrani dei Paesi europei.

Il sistema SAMP/T è prodotto dal colosso Thales

Il sistema antimissile SAMP/T è prodotto da Thales ed è impiegato con successo nella difesa delle città ucraine

  • Reuters

Difesa e aeronautica: l’impegno industriale dei tre partner

Airbus, Thales e Leonardo non sono soltanto protagonisti nel settore spaziale: da anni rappresentano il cuore pulsante dell’industria europea della difesa, con un forte radicamento nel comparto aeronautico militare.

Leonardo, con sede in Italia, è uno dei principali produttori di elicotteri militari, tra cui l’NH90, sviluppato in collaborazione con altri partner europei. L’azienda è attiva anche nella progettazione di droni da sorveglianza, radar avanzati e velivoli da pattugliamento marittimo. La sua partecipazione nel consorzio MBDA, specializzato in sistemi missilistici, ne rafforza il ruolo strategico nel panorama della difesa continentale.

Leonardo Group Holding SA ha la sede principale a Lugano e la divisione Leonardo Automation ha una filiale a Zurigo, specializzata in soluzioni logistiche e di automazione industriale. Entrambe non sono direttamente legate alla produzione di armamenti, ma fanno parte della rete industriale e commerciale del gruppo.

Il gruppo Leonardo, tra i principali attori europei nel settore della difesa e dell’aerospazio, ha una rete di stabilimenti e centri di ricerca altamente specializzati situati a pochi chilometri dal confine svizzero, in particolare nelle province di Varese, Como, Novara e Milano.

A Cascina Costa di Samarate (VA) si trova la sede centrale della Divisione Elicotteri, dove si progettano e testano trasmissioni, avionica e sistemi di volo. Poco distante, a Vergiate, si assemblano modelli come l’AW139 e l’AW169, impiegati anche in ambito militare.

A Venegono Superiore (VA) Leonardo produce i velivoli da addestramento M345 e M346, utilizzati da diverse aeronautiche europee. A Brescia, invece, si sviluppano torrette navali e armamenti aeronautici, mentre a Nerviano (MI) si lavora su radar e computer avionici.

Uno dei siti più strategici è quello di Cameri (NO), dove si assemblano gli F-35A, inclusi quelli destinati alla Svizzera. È uno dei pochi impianti al mondo, fuori dagli Stati Uniti, autorizzato alla produzione del caccia stealth.

Infine nel Comasco, a Gera Lario, Leonardo è presente con il centro spaziale Telespazio Lario, attivo in ambito dual-use, e in Svizzera con Kopter Group AG, acquisita nel 2020, che opera come centro di competenza per elicotteri leggeri. Tale rete industriale rafforza il ruolo di Leonardo come partner strategico per la sicurezza europea, con una presenza capillare e tecnologicamente avanzata a ridosso della frontiera elvetica.

Dal canto suo, Thales, gruppo francese, è leader nei sistemi elettronici per la difesa: avionica, radar, comunicazioni sicure e sistemi di comando e controllo. La sua tecnologia è presente a bordo di numerosi aerei da combattimento e piattaforme militari. Anche Thales è coinvolta nel consorzio MBDA e condivide con Leonardo la proprietà di Thales Alenia Space, attiva in ambito spaziale e dual-use. Inoltre, il sistema di difesa aerea SAMP/T che si è dimostrato molto valido nella protezione dei cieli in Ucraina è prodotto da Thales.

Airbus, attraverso la sua divisione Defence and Space, contribuisce con velivoli da trasporto militare come l’A400M, sistemi di sorveglianza e satelliti per uso strategico. Anch’essa partecipa al consorzio MBDA, consolidando una rete industriale che punta a garantire l’autonomia tecnologica dell’Europa nel settore della difesa.

Queste tre aziende, spesso concorrenti sul mercato civile, collaborano in progetti congiunti per rafforzare la sovranità europea in ambiti chiave come la sicurezza, la navigazione, le telecomunicazioni e l’esplorazione spaziale. Un’alleanza che si estende dal cielo alla Terra.

08:15

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  • Keystone
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