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Sale a sei il numero di giornalisti uccisi da Israele

L’attacco è stato deliberato e ha preso di mira una troupe di Al Jazeera; l’indignazione di RSF e Qatar – Anche l’Australia riconoscerà la Palestina e pure la Nuova Zelanda ci pensa

  • Oggi, 06:34
  • Un'ora fa
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Palestinesi in preghiera davanti ai corpi dei giornalisti uccisi da Israele durante il funerale

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Di: Redazione MM 

Nella Striscia di Gaza l’esercito israeliano ha ucciso sei giornalisti di Al Jazeera in un attacco deliberato che ha scatenato l’indignazione di Reporter senza frontiere così come del Qatar. “Anas al-Sharif, uno dei giornalisti più famosi della Striscia di Gaza, era la voce della sofferenza imposta da Israele ai palestinesi di Gaza”, ha dichiarato l’ONG in un comunicato trasmesso all’AFP, chiedendo una “forte azione della comunità internazionale per fermare l’esercito israeliano”. Sheikh Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, primo ministro del Qatar, dove ha sede l’emittente Al Jazeera, ha affermato che “la deliberata presa di mira dei giornalisti da parte di Israele nella Striscia di Gaza rivela come questi crimini siano oltre ogni immaginazione”. Anche le Nazioni Unite hanno condannato l’uccisione dei giornalisti.

02:22

Troupe di Al Jazeera uccisa in un attacco israeliano

Telegiornale 11.08.2025, 12:30

L’Australia riconoscerà lo Stato di Palestina il mese prossimo in occasione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Lo ha annunciato lunedì il premier Anthony Albanese. “La soluzione con due Stati è la migliore speranza dell’umanità per spezzare il ciclo della violenza e per mettere fine al conflitto, alla sofferenza e alla fame nella Striscia di Gaza”, ha dichiarato il capo del Governo, che dall’Autorità nazionale palestinese ha ricevuto rassicurazioni sull’esclusione di Hamas dal futuro Governo. Canberra aveva già criticato la scorsa settimana i piani del Governo Netanyahu per estendere le operazioni militari a Gaza. Oltre all’Australia, anche la Nuova Zelanda potrebbe riconoscere la Palestina in settembre all’ONU, ha fatto sapere Winston Peters, responsabile degli esteri nell’Esecutivo del premier Christopher Luxon.

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17 minuti fa

Sul Muro del pianto spunta un graffito contro la guerra di Israele

Un graffito di condanna della guerra di Israele contro Hamas nella Striscia di Gaza è stato scoperto sul Muro del pianto a Gerusalemme, luogo sacro per l’ebraismo, scatenando l’indignazione nel Paese.

“C’è un Olocausto a Gaza” era scritto in ebraico con vernice spray sulla sezione meridionale del muro, un’area isolata dove i fedeli ebrei pregano senza distinzione di genere, a differenza della parte principale del Muro. La stessa iscrizione è stata trovata sulla facciata della Grande Sinagoga di Gerusalemme, con un’aggiunta in ebraico stentato: “tutto ciò che è pubblicato è una menzogna”. La polizia ha annunciato di aver arrestato un sospettato di 27 anni, residente a Gerusalemme, senza fornire ulteriori dettagli sull’identità del sospettato. I graffiti sono stati rimossi.

Grande l’indignazione politica. Il ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gvir si è detto “scioccato”, e il collega ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, altra figura di estrema destra, ha affermato che i responsabili “hanno dimenticato cosa significa essere ebrei”. L’ex ministro della Difesa Benny Gantz, ora membro dell’opposizione, ha definito le deturpazioni “un crimine contro l’intero popolo ebraico”.

Un'ora fa

Macron sul piano israeliano: “Un disastro di una gravità senza precedenti”

“L’annuncio da parte del governo israeliano di un’espansione della sua operazione a Gaza e nei campi di Mawasi e di una rioccupazione da parte di Israele rappresenta un disastro annunciato di una gravità senza precedenti e una fuga in avanti nella guerra permanente”. Lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, citato da fonti dell’Eliseo. Parigi propone “una missione di stabilizzazione sotto mandato dell’ONU, che consentirà di mettere in sicurezza la striscia di Gaza, proteggere le popolazioni civili e garantire sostegno ad una governance palestinese”, ha detto ancora Macron.

Denunciando la decisione del governo israeliano, Macron sottolinea che “gli ostaggi e le popolazioni di Gaza continueranno ad essere le prime vittime di questa strategia. Bisogna mettere fine ora a questa guerra con una tregua permanente”, ha aggiunto il capo dello Stato francese.

Oggi, 12:48

Sale a sei il numero di giornalisti uccisi – Il Qatar: “Crimini oltre ogni immaginazione”

È salito a sei il bilancio dei giornalisti uccisi in un attacco israeliano contro una tenda utilizzata da una troupe dell’emittente qatariota Al Jazeera a Gaza City. Lo hanno annunciato la Protezione Civile locale e un funzionario dell’ospedale.

“Il fotoreporter Mohammed Al-Khaldi è deceduto per le ferite riportate. Questo porta a sei” il numero delle vittime di questo attacco, dopo il quale Al Jazeera ha annunciato la morte di due giornalisti e tre cameraman, ha detto all’Afp il portavoce della Protezione Civile nella Striscia di Gaza, Mahmoud Bassal.

Il primo ministro del Qatar ha attaccato duramente Israele per l’uccisione di giornalisti che lavoravano per la sua rete Al Jazeera nella Striscia di Gaza assediata: “La deliberata presa di mira dei giornalisti da parte di Israele nella Striscia di Gaza rivela come questi crimini siano oltre ogni immaginazione”, ha dichiarato Sheikh Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani in un post su X.

Anche le Nazioni Unite hanno condannato l’uccisione dei giornalisti.

02:27

RG 12.30 del 11.08.2025 Il servizio di Camilla Camponovo

RSI Info 11.08.2025, 13:26

Oggi, 12:23

RSF denuncia l’assassinio dei giornalisti: “Fermate l’esercito israeliano”

L’organizzazione per la difesa della stampa Reporter senza frontiere (RSF) ha denunciato lunedì “con forza e rabbia l’assassinio rivendicato” dall’esercito israeliano di un giornalista dell’emittente Al Jazeera nella Striscia di Gaza. “Anas al-Sharif, uno dei giornalisti più famosi della Striscia di Gaza, era la voce della sofferenza imposta da Israele ai palestinesi di Gaza”, ha dichiarato l’ONG in un comunicato trasmesso all’AFP, chiedendo una “forte azione della comunità internazionale per fermare l’esercito israeliano”. L’esercito israeliano ha confermato di aver preso di mira Anas al-Sharif, definendolo un “terrorista” che “si spacciava per giornalista”.

Al Jazeera, emittente con sede in Qatar, ha annunciato domenica la morte di cinque dei suoi giornalisti in un attacco israeliano nella Striscia di Gaza. Tra loro, Anas al-Sharif, 28 anni, reporter ben noto ai suoi telespettatori, che l’esercito israeliano ha ammesso di aver preso di mira definendolo un “terrorista”. Gli altri morti sono il corrispondente Mohammed Qreiqeh, e gli operatori Ibrahim Zaher, Mohammed Noufal e Moamen Aliwa.

I loro nomi si aggiungono alla lista di quasi 200 giornalisti, secondo RSF, uccisi nella guerra scatenata come rappresaglia al sanguinoso attacco del movimento palestinese Hamas del 7 ottobre 2023. L’ONG ricorda di aver presentato “quattro denunce” contro l’esercito israeliano “presso la Corte Penale Internazionale per crimini di guerra commessi contro i giornalisti a Gaza”.

Oggi, 10:57

L'allarme UNICEF: a Gaza 12'000 bambini gravemente malnutriti

Sono 12’000 a Gaza i bambini gravemente malnutriti. Il dato si riferisce a luglio ed è il “dato mensile più alto mai registrato”, riferisce su X l’UNICEF Medio Oriente e Nord Africa, che parla di un aumento “sconcertante” e chiede che gli aiuti alimentari raggiungano “urgentemente i bambini prima che si perdano altre vite”.

“A febbraio erano 2’000 i bambini colpiti da malnutrizione acuta a Gaza. A giugno, quella cifra era triplicata. Ora è quasi raddoppiata di nuovo. È una chiara prova che la malnutrizione sta accelerando rapidamente, mettendo a grave rischio le giovani vite. Il ritmo di questo deterioramento è allarmante”.

Oggi, 10:45

Greta Thunberg annuncia una nuova partenza per Gaza con una flottiglia

L’attivista svedese Greta Thunberg ha annunciato che tenterà di raggiungere la Striscia di Gaza entro la fine del mese come parte di un’altra flottiglia di protesta, circa due mesi dopo che la Marina israeliana aveva sventato il suo precedente tentativo. Lo riporta Ynet.

In un videomessaggio, Thunberg e altri attivisti hanno dichiarato: “Stiamo salpando di nuovo per rompere l’assedio, e questa volta salperemo con decine di imbarcazioni e mobilitazioni coordinate da 44 Paesi in tutto il mondo”. “Il genocidio contro i palestinesi a Gaza è in continua escalation da 22 mesi”, hanno affermato. “Israele ha sganciato l’equivalente di otto bombe atomiche su uomini, donne e bambini. Ospedali, rifugi, scuole e case sono stati completamente distrutti. Non possiamo restare a guardare mentre questo continua”.

Gli attivisti hanno aggiunto che la flottiglia dovrebbe partire dalla Spagna il 31 agosto, con decine di altre imbarcazioni che si unirebbero dalla Tunisia e da altri Paesi il 4 settembre.

Oggi, 06:39

Anche la Nuova Zelanda potrebbe riconoscere la Palestina

Oltre all’Australia, anche la Nuova Zelanda potrebbe riconoscere la Palestina in settembre all’ONU, ha fatto sapere Winston Peters, responsabile degli esteri nell’Esecutivo del premier Christopher Luxon. Peters ha detto che la maggior parte degli alleati ha già compiuto questo passo, ma che Wellington ha una sua politica estera indipendente e valuterà attentamente la questione, ma anche che la domanda non è più se procedere al riconoscimento, ma quando.

Oggi, 06:36

L'Australia riconoscerà lo Stato di Palestina

L’Australia riconoscerà lo Stato di Palestina il mese prossimo in occasione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Lo ha annunciato lunedì il premier Anthony Albanese. “La soluzione con due Stati è la migliore speranza dell’umanità per spezzare il ciclo della violenza e per mettere fine al conflitto, alla sofferenza e alla fame nella Striscia di Gaza”, ha dichiarato il capo del Governo, che dall’Autorità nazionale palestinese ha ricevuto rassicurazioni sull’esclusione di Hamas dal futuro Governo. Canberra aveva già criticato la scorsa settimana i piani del Governo Netanyahu per estendere le operazioni militari a Gaza.

Tre quarti degli Stati membri delle Nazioni Unite riconoscono già lo Stato di Palestina. “La pace può essere solo temporanea” finché israeliani e palestinesi non avranno un proprio Stato, ha dichiarato il leader laburista.

Oggi, 06:34

Uccisi cinque giornalisti di al Jazeera

Cinque giornalisti di Al Jazira sono stati uccisi nella Striscia di Gaza da un bombardamento dell’esercito israeliano. Tra di loro figura anche Anas Al Sharif, uno dei reporter più noti della catena televisiva qatariota che ha raccontato il conflitto al fronte sin dal suo inizio. Israele lo accusava di essere un terrorista di Hamas, una accusa mai sostanziata da prove.

01:48

RG 07.00 del 11.08.2025 Il servizio di Manjula Bhatia

RSI Info 11.08.2025, 08:24