Garanzie “simili” a quelle dell’articolo 5 del Patto atlantico, la carta fondamentale della NATO, ma senza l’adesione formale di Kiev all’Alleanza. E’ quanto avrebbe offerto Trump a Putin e Zelensky. Potrebbe essere questo (ufficialmente non c’è ancora nulla) la maggiore novità uscita dal vertice di Anchorage tra il capo della Casa Bianca e il leader del Cremlino.
E’ stato deciso - scrive Trump sul suo social network, Truth - “che il modo migliore di mettere fine al conflitto è lavorare direttamente a un accordo di pace globale, non ad un semplice cessate il fuoco”. Zelensky sarà ricevuto nello Studio ovale lunedì pomeriggio. “Se le cose andranno bene, organizzeremo un incontro con Putin”.
Gli europei - esclusi dalla discussione, ma informati subito dopo dallo stesso Trump - plaudono a quelli che sembrano essere passi avanti concreti, ma mettono in guardia: la Russia non deve avere un veto sulle scelte strategiche di Kiev e i confini internazionali non si devono modificare con la forza. Inoltre “continueremo a imporre e intensificare le sanzioni fino a quando le uccisioni in Ucraina continueranno”.
Sul campo anche quella appena trascorsa - mentre Putin e Trump si parlavano - è stata una notte di combattimenti.