Si è concluso dopo quasi tre ore l’incontro in forma ristretta tra il presidente statunitense Donald Trump e il suo omologo russo Vladimir Putin, ad Anchorage in Alaska. Al vertice hanno partecipato anche alcuni consiglieri di entrambe le delegazioni: per gli Stati Uniti erano presenti Marco Rubio e Steven Witkoff, mentre per la Russia hanno preso parte il ministro degli Esteri Sergei Lavrov e Yuri Ushakov, consigliere di Putin per la politica estera da oltre un decennio ed ex ambasciatore a Washington.
A dare avvio alla conferenza stampa congiunta è stato Vladimir Putin, che ha definito i colloqui “costruttivi” e ha sottolineato i legami storici tra Russia e Stati Uniti. Il presidente russo ha ribadito che Mosca è sinceramente interessata a porre fine alla guerra in Ucraina, ma ha precisato che per arrivare a una soluzione duratura è necessario affrontare le cause profonde del conflitto. “Per una stabilizzazione sostenibile e a lungo termine, tutte le radici della crisi devono essere eliminate”, ha aggiunto.
Putin ha inoltre salutato un miglioramento delle relazioni bilaterali da quando Trump è tornato alla Casa Bianca, affermando che il presidente americano “comprende l’essenza del conflitto” e ha mostrato una volontà concreta di contribuire alla sua risoluzione. Ha infine espresso l’auspicio che né Kiev né i partner europei tentino di sabotare il dialogo in corso tra Mosca e Washington.
Donald Trump, dal canto suo, ha descritto l’incontro come “molto produttivo” e ha parlato di “numerosi punti di intesa” raggiunti con Putin. “Abbiamo fatto ottimi progressi, restano solo alcuni dettagli da definire”, ha dichiarato, senza fornire ulteriori precisazioni. Il presidente statunitense ha annunciato l’intenzione di consultare la NATO e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nei prossimi giorni, segnalando la volontà di proseguire il dialogo su più fronti.
Le immagini del vertice Trump-Putin