Le persone anziane sono le più colpite dalla pandemia di nuovo coronavirus: non solo per quanto riguarda la salute, ma perché più di altri hanno dovuto subire i contraccolpi di una vita cambiata tutta d'un tratto.
In Ticino e nel Moseano, possono contare sul sostegno di Pro Senectute, che attraverso una rete di circa 1'000 persone, fra dipendenti e volontari, veglia sul benessere di circa 17’000 utenti.
Quest’anno la sezione italofona ha compiuto cent’anni: un anniversario passato un po’ in sordina a causa degli eventi. Nonostante le molte difficoltà, la pandemia ha però portato anche qualche insegnamento: “Abbiamo imparato ad agire nell’urgenza, a rispondere ai bisogni delle persone in pochissimo tempo”, ci spiega infatti Laura Tarchini, responsabile del settore comunicazione.
Fra i servizi più apprezzati forniti dalla fondazione, spicca quello dei pasti a domicilio: nel 2019 sono stati 400'000, quest’anno, complice il semi confinamento, si supererà quota 500'000.
Pro Senectute, durante questa seconda ondata, ha pure rilanciato il servizio di spesa a domicilio, dedicato però agli anziani che vivono da soli.