Ticino e Grigioni

Anziani che tornano a vivere

I centri diurni riprendono le attività, per la gioia di molti pensionati. Pro Senectute: "Alcuni hanno vissuto l'isolamento molto male"

  • 18 maggio 2020, 21:41
  • 10 giugno 2023, 01:02

CSI 18.00 del 18.5.2020 - Il servizio di Lorenzo Boscolo

RSI Info 18.05.2020, 20:55

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Di: CSI

Lunedì, dopo due mesi di chiusura, hanno riaperto i centri diurni per anziani. A Caslano, prima del lockdown, una sessantina di pensionati frequentava giornalmente il centro socio assistenziale. Nel mattino di lunedì erano presenti pochi ospiti, suddivisi in gruppi di tre, ma decisamente felici per essere finalmente tornati a una certa normalità. "Devo dire che abbiamo veramente lavorato molto per questa riapertura", spiega la direttrice Fulvia Parisi, "certamente non è semplice, perché tante sono le disposizioni a cui dobbiamo attenerci".

"Una riapertura fa sicuramente bene a livello emotivo, sociale, personale, perché si erano stabiliti dei rapporti e delle dinamiche che sono venute a mancare, e che ora pian piano riusciamo a riallacciare", aggiunge. Naturalmente rispettando le disposizioni di sicurezza per il distanziamento sociale e l'igiente.

Tre testimonianze

"Quello che ci è mancato di più è il contatto con le persone", racconta una utente del centro, "guardare in faccia, negli occhi, e l'abbraccio di qualcuno ci manca sicuramente".

"Essendo io con mio marito, bene o male hai sempre qualcuno lì", spiega un'altra frequentatrice del centro di Caslano. "Vai a letto e sai che domattina c'è qualcuno. Invece ho sentito diverse persone che non hanno nessuno e per loro è stata veramente dura. Ho un'amica che piangeva tutti i giorni".

"Sono stata aggredita due volte perché ero fuori", raccolta un'altra donna, "una persona che fino all'altro ieri era attiva, all'improvviso la mettono in un angolo e non può uscire, non può andare a fare la spesa, un'isolazione totale. Questo mi ha fatto anche pensare che questa situazione ha provocato anche un po' di razzismo. Quando è arrivata la notizia che potevamo tornare al nostro centro, è cambiato tutto".

"Ad alcuni la paura non è passata"

"C'è chi ha anche timore di incontrare persone esterne al nucleo famigliare", spiega Gabriele Fattorini, direttore di Pro Senectute, "e che perciò preferiscono per il momento rinunciare alla frequenza. Una reazione direi che ha coinvolto la metà degli anziani".

CSI 18.00 del 18.5.2020 - Il servizio di Darco Degrussa

RSI Info 18.05.2020, 21:07

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"Ci sono persone, soprattutto quelle che vivono sole, che hanno vissuto questo periodo molto male, anche perché già dopo qualche giorno senza uscire da casa la solitudine si può far sentire. Figuriamoci dopo settimane o mesi. Altri hanno accettato di buon grado, hanno tenuto duro. E ora possono riprendere una nuova normalità".

Bentornati anziani

Il Quotidiano 18.05.2020, 22:22

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