Laureatasi al Centro Restauro La Venaria Reale di Torino, con una tesi sul restauro di un arazzo fiammingo di inizio XVI secolo del museo del Duomo di Milano, Viola Nicastro ha lavorato al Museo del Tessuto di Prato e poi ai Musei Vaticani di Roma. Oggi ha 32 anni e da cinque si occupa della collezione dell’Historic Royal Palaces, la charity che gestisce la collezione della famiglia reale britannica e che comprende sei palazzi: l’Hampton Court Palace, dove ci sono i laboratori di restauro e dove l’abbiamo incontrata, il Kensington Palace, la Torre di Londra, il Kew Palace, il Banqueting House e Hillsborough Castle nell’Irlanda del Nord.
La collezione, oltre ad arazzi, arredi e baldacchini, è costituita di 10mila abiti appartenuti ai sovrani dal 1500 fino a oggi. Compito di Viola Nicastro:accertarsi delle condizioni dei manufatti tessili, prepararli per le mostre allestite in giro per il mondo e prendere decisioni per conservare al meglio questi reperti. Fra questi l’abito indossato dal secondo conte di Caledon per l’incoronazione di Giorgio IV nel 1821. “Fu una delle cerimonie più costose della storia – spiega - : 243'000 sterline, equiparabili a 22 milioni di sterline di oggi”. Il motivo? Superare Napoleone, sconfitto a Waterloo nel 1815.
Chiara Bruschi