Gli elettori di una decina di cantoni erano chiamati oggi, domenica, a esprimersi su tutta una serie di temi di rilevanza locale.
A Zurigo il principio del matrimonio, qualificato come "comunità di vita fra un uomo e una donna", non sarà ancorato nella costituzione cantonale. L'iniziativa in questo senso dell'UDF è stata infatti respinta dall'80,9% dei votanti. Il testo in questione puntava a precludere nel cantone la possibilità di una futura introduzione del matrimonio per le coppie omosessuali.
"No" degli elettori del canton Lucerna all'iniziativa dell'UDC che chiedeva di poter sottoporre a referendum ogni aumento del coefficiente d'imposta cantonale. I lucernesi l'hanno bocciata nella misura del 71%. Il tasso di partecipazione al voto è stato del 44%.
Nel canton Berna una netta maggioranza degli elettori si è opposta all'iniziativa popolare che chiedeva di assicurare per legge sul territorio l'esistenza di 14 ospedali pubblici, con 6 sedi principali e altre 8 regionali. L'oggetto è stato respinto dal 66% dei votanti. La partecipazione al voto è stata nell'insieme del 41,4%.
A Ginevra ha fatto breccia nell'elettorato l'idea di tenere aperti i centri commerciali 3 domeniche all'anno e per il 31 dicembre, che nel cantone è giorno festivo. È stata infatti respinta dal 52,9% dei votanti l'iniziativa della sinistra contro aperture sistematiche dei negozi. Accettato invece, con il 57,3% dei suffragi, il controprogetto del Parlamento che autorizza, appunto, le aperture in questione.
A Basilea Campagna è stata bocciata l'ipotesi di una tassa, fino a 0,5 centesimi per kilowattora, sulle energie non rinnovabili destinate al riscaldamento. L'oggetto in votazione, volto all'incasso di entrate per il risanamento degli edifici, è stato respinto con oltre il 57,4% di voti contrari.
"No" nel canton Sciaffusa all'iniziativa volta contro "Lehrplan 21", il piano di studi armonizzato della Svizzera tedesca per la scuola dell'obbligo. Il testo, promosso dall'UDC, chiedeva di sottoporre direttamente all'elettorato ogni piano di studio non sostenuto da almeno l’80% dei deputati cantonali. A respingerlo è stato il 68,5% dei votanti.
Una sconfessione analoga è stata pronunciata dagli elettori del canton Turgovia. L'elettorato ha infatti bocciato un'iniziativa che puntava a impedire l'attuazione di "Lehrplan 21", chiedendo di sottoporre al Parlamento e a referendum facoltativo tutti i cambiamenti ai piani di studio presentati dopo il 2015. "No" da parte del 75,3% degli elettori.
Obvaldo, come già il canton Svitto, procederà alla soppressione di ogni imposta sulle successioni e sulle donazioni. La misura, sostenuta dalla autorità cantonali, è stata accettata dai cittadini con oltre il 71% di "sì". Contro l'innovazione fiscale la sinistra aveva promosso il referendum.
Nel canton Argovia, le deduzioni fiscali per i pendolari saranno limitate a 7'000 franchi. Con il 60,7% di voti favorevoli, è stata infatti accolta questa misura volta a tradursi in 10 milioni di franchi supplementari per le casse del cantone.
In materia di spesa pubblica, deve incassare una sconfitta il Governo del canton Zugo. Il 53,3% dei votanti ha infatti respinto il piano di economie, sostenuto dall'Esecutivo, per un ammontare di 40 milioni di franchi. Le misure in questione vertevano in particolare sull'organico dello Stato e sulle prestazioni complementari. La partecipazione al voto è stata del 50,2%.
Red.MM/ARi
RG 12.30 del 28.11.16: la corrispondenza di Gianluca Olgiati sul no dei cittadini di Zurigo a un rafforzamento della protezione dei terreni agricoli contro la cementificazione
RSI Info 28.11.2016, 13:38
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