Acuto o cronico, fisico o psicologico: il dolore non risparmia nessuno (o quasi). Ognuno di noi vive e percepisce il dolore a proprio modo e lo affronta in modo diverso. È quindi difficile, se non impossibile, valutare, misurare e definire il dolore in modo oggettivo.
Il dolore può essere considerato un senso? La nostra idea di dolore cambia con l’esperienza? Che storie ci raccontano la scienza e la ricerca del dolore? E il dolore ha un significato evolutivo? Tutte queste domande aprono prospettive nuove e pongono ulteriori interrogativi che ruotano attorno alla questione centrale, ovvero che cosa chiamiamo dolore.
Roberta Fulci, giornalista scientifica e redattrice di Radio 3 Scienza, ha pubblicato un saggio che indaga proprio il dolore. Si intitola “Il male detto. Che cosa chiamiamo dolore”, ed è una pubblicazione presentata la settimana scorsa con una conferenza a Bergamo scienza, un evento di divulgazione scientifica nato nel 2003 che si svolge ogni anno proprio a Bergamo.
Alessandra Bonzi ha dialogato con lei e con Agnese Collino - membro della supervisione scientifica di Fondazione Veronesi e responsabile del Comitato Organizzativo Scienza e Innovazione di BergamoScienza, con cui ha parlato anche di editoria scientifica.
Scienza e Tecnologia
Il male detto e l’editoria scientifica
Con Roberta Fulci, giornalista scientifica, e con Agnese Collino, membro della supervisione scientifica di Fondazione Veronesi
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