LIVETICKER
Svizzera

Gli Stati vogliono una fusione tra servizio e protezione civile

Risolte anche le divergenze per iscrivere nella legge una riserva di elettricità

  • 16 giugno, 18:13
  • 7 minuti fa
Palazzo federale

Inizia oggi l'ultima settimana della sessione estiva

  • Keystone
Di: RSI Info 

Il Nazionale e gli Stati sono tornate a riunirsi lunedì dando avvio all’ultima settimana di lavori parlamentari per la sessione estiva.

Attraverso questo liveticker vi aggiorneremo in tempo reale sui dibattiti più accesi e sulle principali decisioni dei due rami del Parlamento.

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Ieri, 19:24

Stati, la lotta ai fallimenti abusivi sarà migliorata

La lotta ai fallimenti abusivi sarà migliorata nell’ambito della legge federale contro il lavoro nero. Mercoledì il Consiglio degli Stati ha approvato senza opposizione una mozione del Nazionale che chiede di obbligare gli uffici del registro di commercio, quelli di esecuzione e quelli dei fallimenti a collaborare con gli organi di controllo.

Secondo la mozione presentata dal consigliere nazionale Martin Candinas (Centro/GR), il sistema di lotta al lavoro nero funziona, ma il problema non è stato eliminato. L’attività degli organi di controllo è di fondamentale importanza per combattere gli abusi nel campo delle assicurazioni sociali, delle indennità giornaliere in caso di malattia e delle imposte alla fonte.

Gli uffici del registro di commercio, nonché gli uffici di esecuzione e gli uffici dei fallimenti dispongono di informazioni centralizzate che rendono più efficace la lotta al lavoro nero. In questo modo sarà più facile individuare e combattere le strutture progettate per eludere gli obblighi di notifica e autorizzazione, come le strutture di subappalto.

Ieri, 19:23

Fusione tra servizio e protezione civile: le reazioni

Anche gli Stati hanno approvato di principio la fusione fra protezione e servizio civile. Le reazioni di favorevoli e contrari.

06:48

Per entrambe le camere Protezione e Servizio civile vanno fusi

SEIDISERA 18.06.2025, 18:00

  • TiPress
Ieri, 17:51

Anche gli Stati vogliono una fusione tra servizio e protezione civile

La protezione civile e il servizio civile potrebbero essere fusi per garantire un numero sufficiente di uomini in caso di catastrofi naturali, ad esempio. Mercoledì il Consiglio degli Stati ha appoggiato con 21 voti contro 13 una mozione che chiedeva l’obbligatorietà di servire nella sicurezza. A gennaio, in un rapporto, sono state presentate al Consiglio federale due opzioni per trovare soluzioni che garantiscano la sostenibilità a lungo termine delle forze armate e della protezione civile.

La prima è un servizio di sicurezza obbligatorio. Solo gli uomini svizzeri sarebbero obbligati prestare servizio nell’esercito o nella protezione contro le catastrofi, un organismo risultante dalla fusione della protezione civile e del servizio civile. La seconda opzione è basata sui bisogni e anche le donne sarebbero obbligate a prestare servizio nell’esercito o nella protezione civile. Il servizio civile rimarrebbe invariato, ma opererebbe con un contingente ridotto.

Il campo borghese vuole privilegiare la prima opzione in tempi brevi, in considerazione della situazione della sicurezza e dei futuri problemi di organico nell’esercito e nella protezione civile. Il Nazionale ha già approvato un testo simile la scorsa settimana.

Da parte sua, il Consiglio federale vorrebbe aspettare per capire l’effetto delle attuali revisioni della Legge sul servizio civile e della Legge sulla protezione civile sui livelli di personale. Il Nazionale ha già deciso sempre oggi (mercoledì) di inasprire le condizioni di ammissione al servizio civile.

Ieri, 15:09

Lo stalking entra nel Codice penale

Lo stalking sarà inserito nel Codice penale (CP) come reato specifico. Il Consiglio nazionale ha approvato mercoledì le proposte della Conferenza di conciliazione eliminando così le ultime divergenze che ancora esistevano nel dossier. Il Consiglio degli Stati voterà domani (giovedì). Il suo “sì” è scontato.

Ieri, 13:20

Stati, bocciata nettamente l’iniziativa popolare per un servizio civico

Troppo costosa, pessima per l’economia e pericolosa per la difesa del Paese. È quanto pensa il Consiglio degli Stati dell’iniziativa popolare per un servizio civico, bocciata oggi in aula per 34 voti a 9.

A marzo il Nazionale aveva già respinto sonoramente il testo e pure dalla discussione in sede di commissione (dove era tra l’altro stata scartata la possibilità di presentare un controprogetto) erano emersi numeri che lasciavano poco spazio a uno scenario diverso da un no. Sostegno è giunto solo da qualche “senatore” centrista, di sinistra e del PLR.

L’iniziativa “Per una Svizzera che si impegna” (Iniziativa Servizio civico), questa la sua esatta denominazione, è stata presentata nell’ottobre 2023 da un comitato interpartitico. Secondo quanto prevede, le persone di cittadinanza svizzera dovrebbero prestare un “servizio a beneficio della collettività e dell’ambiente”, che sia sotto forma di servizio militare o di un altro equivalente riconosciuto dalla legge. In nome dell’uguaglianza di genere, la Svizzera passerebbe così da un obbligo di servizio esclusivamente militare e maschile a un impegno di milizia generalizzato.

Ieri, 13:11

Nazionale, luce verde alla stretta sul servizio civile

Rendere più difficile l’accesso al servizio civile per ovviare alla carenza di soldati nell’esercito: è quando prevede una revisione legislativa (vedi sopra) approvata oggi dal Consiglio nazionale con 119 voti contro 73 e una astensione. Durante le discussioni di dettaglio, la sinistra ha sistematicamente chiesto di rinunciare alle misure. Tutte sono però state adottate con la sola opposizione dello schieramento rosso-verde e dei Verdi liberali.

“Regole chiare limiteranno le scelte per default o per opportunismo”, ha sostenuto la relatrice di maggioranza Isabelle Chappuis (Centro/VD). “Stabilendo un quadro più rigoroso, si evita che il servizio civile diventi una semplice via di fuga dal servizio militare e si ribadisce che deve restare un impegno consapevole, basato su convinzioni personali e non sulla comodità”. Le misure proposte, ha aggiunto la vodese, “rappresentano una risposta equilibrata a una deriva strutturale, in un contesto in cui le nostre esigenze collettive in materia di sicurezza sono in costante aumento”.

Nel suo intervento, Gerhard Andrey (Verdi/FR) ha sostenuto invece che limitare l’accesso al servizio civile con il pretesto di un numero eccessivo di ammissioni lede libertà di coscienza prevista dalla Costituzione. A suo dire, inoltre, il Consiglio federale non ha mai dimostrato l’esistenza di un reale problema di effettivi dell’esercito. La riforma non risponde a nessuna necessità concreta, secondo il friburghese. Avrà però importanti conseguenze negative: una drastica riduzione dei giorni di servizio effettuati, una maggiore pressione sulle istituzioni d’impiego e una perdita di prestazioni pubbliche essenziali. Il dossier passa ora all’esame del Consiglio degli Stati.

Ieri, 11:52

Il Nazionale segue il Governo: condizioni più severe per accedere al Servizio civile

Rendere più difficile l’accesso al servizio civile per ovviare alla carenza di soldati nell’esercito: è quando prevede una revisione legislativa in discussione oggi al Consiglio nazionale, che ne ha approvato l’entrata in materia con 118 voti contro 72.

Concretamente, la nuova legge sul servizio civile prevede sei misure: un minimo di 150 giorni di servizio civile da prestare in ogni caso; l’applicazione anche per i sottufficiali e gli ufficiali del fattore 1,5 per determinare i giorni di servizio civile ancora da prestare; l’esclusione dell’impiego dei medici, nel servizio civile, nel rispettivo settore specialistico; la non ammissione per i membri dell’esercito con zero giorni di servizio residui (si evita così che possano sottrarsi al tiro obbligatorio); l’introduzione di un obbligo d’impiego annuale a partire dall’ammissione; e l’obbligo di prestare il cosiddetto “impiego di lunga durata” al più tardi nell’anno civile successivo all’ammissione se la domanda viene presentata durante la scuola reclute.

Una minoranza ha invece messo in dubbio l’efficacia di simili provvedimenti affermando che sarebbe invece più sensato aumentare l’attrattiva del servizio militare. Le discussioni proseguono con l’esame dettagliato della legge, articolo per articolo.

Ieri, 10:19

Stati: una fetta più grande del canone ai media privati

I media privati dovrebbero ricevere una quota maggiore del canone radio-tivù, ossia il 6-8% invece del 4-6% attuale. Inoltre, vanno potenziate le misure generali di sostegno ai media elettronici. È quanto ritiene il Consiglio degli Stati che oggi ha approvato (con 34 voti a 5 e 1 astenuto) un progetto di revisione legislativa che prende origine da due iniziative parlamentari in tal senso.

Quella dell’ex “senatore” Philippe Bauer (PLR/NE) vuole che le emittenti radiofoniche e televisive locali vadano sostenute con un aumento della quota di ripartizione del canone. L’altra iniziativa, presentata dalla “senatrice” Isabelle Chassot (Centro/FR), vuole garantire un sostegno ai media elettronici, in particolare a quegli istituti che propongono in modo continuativo offerte di formazione e formazione continua a orientamento pratico per chi opera nelle redazioni dei media elettronici.

Una minoranza UDC ha tentato invano di convincere il plenum a respingere il progetto, sostenendo che queste misure facevano già parte del pacchetto di provvedimenti a favore dei media respinto in votazione popolare nel 2022. Il dossier passa ora al Nazionale.

Ieri, 09:16

Una riserva di elettricità iscritta nella legge

La Svizzera disporrà di una riserva di elettricità idroelettrica e termica per coprire eventuali carenze. Mercoledì il Parlamento ha risolto le ultime divergenze rimaste nel piano del governo per rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento in caso di carenza di energia elettrica.

Finora, il Consiglio federale ha adottato ordinanze di emergenza valide fino al 2026, ma ora vuole una legge a lungo termine. L’obiettivo del progetto è integrare le disposizioni sulle riserve, poiché l’energia idroelettrica è già regolamentata nella legge. Nella legge verrà quindi inserita la riserva termica aggiuntiva, composta da centrali di riserva, generatori di emergenza raggruppati in pool e impianti di cogenerazione. Il Parlamento ha aggiunto una riserva legata alla riduzione dei consumi.

Gli operatori degli impianti ricevono una remunerazione per la loro partecipazione alla riserva e una compensazione per l’energia che forniscono quando la riserva viene utilizzata.

17 giugno, 14:59

Visto digitale per Schengen

In futuro, le domande di visto Schengen dovranno essere presentate in forma digitale su una piattaforma europea. Il Consiglio nazionale ha adottato martedì, per 126 voti a 59, un adeguamento della legislazione svizzera che permette di associarsi a questa modernizzazione. La parola passa ora agli Stati.

La nuova normativa riguarda le domande di visto per soggiorni di breve durata (90 giorni) per entrare nello spazio Schengen. Il richiedente le presenterà su una nuova piattaforma ancora da sviluppare e attivare (l’attuazione è prevista per il 2028, l’adesione della Svizzera non prima del 2030).

I visti saranno emessi in forma digitale e sostituiranno quelli rilasciati in forma cartacea, modalità quest’ultima che resterà comunque disponibile in casi eccezionali.

17 giugno, 14:28

Nazionale, pagamenti elettronici: più trasparenza su commissioni

Le piccole e medie imprese (PMI) versano talvolta commissioni eccessive per i pagamenti senza contanti. Per porvi in parte rimedio, il Consiglio nazionale ha approvato oggi una mozione (160 voti a 21) che chiede al governo di adoperarsi affinché nel settore vi sia più trasparenza. Gli Stati hanno già dato il loro via libera a marzo: l’oggetto viene dunque trasmesso al Consiglio federale per la sua attuazione.

Esso prevede in particolare che, prima della stipula del contratto e durante tutta la sua durata, gli acquirer - ossia chi si assume l’intera responsabilità del processo di pagamento e dei rischi - cui un commerciante deve pagare le commissioni dovranno obbligatoriamente mettere a disposizione informazioni chiare e facilmente comprensibili sulle diverse componenti delle commissioni effettivamente prelevate.

17 giugno, 11:37

Stati, bocciata l'Iniziativa per il futuro

Inutile, contraria all’ordinamento federalistico ed estremamente dannosa per l’economia. Così il Consiglio degli Stati ha definito l’iniziativa popolare per il futuro della Gioventù socialista (GISO), volta a tassare i grandi patrimoni a favore del clima.

Con 36 voti contro 7 (un astenuto), la Camera dei cantoni ha così deciso di bocciare la proposta di modifica costituzionale. Visto che anche il Nazionale in marzo aveva preso una decisione simile (per 132 voti a 49 a 8 astenuti), l’iniziativa “Per una politica climatica sociale finanziata in modo fiscalmente equo (Iniziativa per il futuro)“ sarà sottoposta a popolo e cantoni con la raccomandazione di respingerla.

Il testo della GISO chiede l’introduzione di un’imposta sulle successioni a livello federale del 50% con una franchigia unica di 50 milioni di franchi sull’importo complessivo della successione e di tutte le donazioni. Il gettito fiscale andrebbe vincolato all’utilizzo per la lotta ai cambiamenti climatici da parte della Confederazione e dei Cantoni.

17 giugno, 10:37

Fra salario minimo cantonale e CCL, precedenza al secondo

I salari minimi cantonali non dovranno più prevalere su quelli previsti nei contratti collettivi di lavoro (CCL) dichiarati di obbligatorietà generale. Lo ha deciso martedì, per 109 voti a 76 (sette astenuti), il Consiglio nazionale, approvando una modifica della normativa in materia. Il dossier passa agli Stati.

17 giugno, 09:31

Al Nazionale si parla di salari minimi e CCL

Sono ripresi alle 08.00 i lavori del Consiglio nazionale. La Camera del popolo dovrà in particolare decidere se i contratti collettivi di lavoro (CCL) dovranno in futuro prevalere sulle leggi cantonali in materia di salari minimi. A parere della commissione preparatoria, fissare salari minimi cantonali che prevalgono su quelli previsti nei CCL dichiarati di obbligatorietà generale rappresenta un intervento unilaterale che mette a repentaglio la tradizione del partenariato sociale.

Il Consiglio degli Stati (dalle 08.15) affronterà da parte sua l’iniziativa popolare “Per una politica climatica sociale finanziata in modo fiscalmente equo (Iniziativa per il futuro)“ della Gioventù Socialista, testo destinato con ogni probabilità alla bocciatura, mediante il quale si vuole introdurre un’imposta del 50% sulle successioni e sulle donazioni che superano i 50 milioni di franchi per finanziare misure a favore del clima.

16 giugno, 19:00

Congedo parentale, bocciate le iniziative di Ticino e Vallese

È meglio non stabilire già adesso criteri precisi in vista di un’eventuale introduzione di un futuro congedo parentale. Lo pensa il Consiglio nazionale, che ha bocciato oggi due iniziative cantonali di Ticino e Vallese. Fra le altre cose, esse chiedevano l’adozione di un congedo della durata complessiva di almeno 20 settimane. L’iniziativa ticinese è stata respinta per 102 voti a 82, quella vallesana per 104 a 80. Nel mese di marzo anche il Consiglio degli Stati aveva espresso la propria contrarietà. I due testi prevedevano pure una quota fissa per la madre di almeno 14 settimane (come ora), mentre quella del padre era fissata ad almeno il 20% del congedo parentale totale. Le due iniziative auspicavano inoltre che i genitori potessero usufruire della loro parte di congedo in modo flessibile.

16 giugno, 18:41

Basilea Città e Campagna restano "dimezzati": iniziativa cantonale respinta

I cantoni di Basilea Città e Basilea Campagna devono continuare ad avere un solo seggio al Consiglio degli Stati e contare come mezzo cantone nelle votazioni popolari in cui è richiesta la doppia maggioranza. Ne è convinto il Consiglio degli Stati che ha respinto - tacitamente - una iniziativa cantonale di Basilea Città.

Nel loro testo, i granconsiglieri basilesi ricordano come la nuova Costituzione federale entrata in vigore il 1° gennaio 2000 non fa più alcuna differenza tra “Cantoni” e “Semicantoni”, ma usa il termine unico di “Cantone”. Ciononostante, la Magna Carta continua a trattare i due Basilea - così come Nidvaldo e Obvaldo, nonché i due Appenzello - come mezzi Cantoni per le votazioni e per l’elezione dei “senatori”, ha spiegato la relatrice commissionale Marianne Binder-Keller (Centro/AG) illustrando le rivendicazioni basilesi. Per i basilesi di tratta di una “ineguaglianza di trattamento”, “una limitazione considerevole che il Cantone di Basilea Città, quale importante centro urbano, polo economico e Cantone donatore nell’ambito della perequazione finanziaria nazionale, fa sempre più fatica ad accettare”.

16 giugno, 18:18

Raccolta firme anche in via elettronica

La raccolta di firme per le iniziative e i referendum deve potersi svolgere in futuro anche tramite canali digitali. Lo ritiene il Consiglio nazionale che oggi, per 95 voti a 91 (sei astensioni), ha approvato una mozione del “senatore” Benjamin Mühlemann (PLR/GL), con cui si incarica il governo di creare le basi legali e introdurre i necessari strumenti tecnologici. Rispetto alla versione originale però, accolta dagli Stati, dove ora torna il dossier, lo scorso mese di dicembre, la Camera del popolo ha optato per una modifica. Ha infatti precisato che la raccolta di sottoscrizioni dovrà continuare a essere possibile pure in modo tradizionale, e non solo per via digitale. I deputati hanno anche detto sì a un’altra mozione, depositata dal consigliere agli Stati Matthias Michel (PLR/ZG), con cui si chiede un progetto pilota che consenta di utilizzare la futura identità elettronica, prevista per il 2026, nel quadro della digitalizzazione della raccolta firme. Via libera altresì a sei mozioni di consiglieri nazionali, provenienti da vari schieramenti, dallo stesso contenuto. Il tema è molto caldo dopo che nel settembre 2024 sulla stampa sono emersi possibili casi di frodi nella raccolta firme a pagamento. Il sospetto è che società commerciali che si occupano di svolgere questo compito abbiano imbrogliato, falsificando delle sottoscrizioni. La vicenda, sulla quale sta indagando il Ministero pubblico della Confederazione (MPC), aveva sollevato un vero e proprio polverone.

02:39

Novità sulla raccolta firme

Telegiornale 16.06.2025, 20:00

16 giugno, 18:13

Giro di vite contro gli asilanti criminali

Il Consiglio degli Stati ha approvato oggi un giro di vite sui richiedenti asilo che hanno commesso reati e nuove misure per sgravare e sostenere i Cantoni nell’esecuzione degli allontanamenti. Tali richieste sono contenute in tre mozioni che il Consiglio nazionale aveva adottato in marzo in occasione di una sessione straordinaria voluta dall’UDC e denominata “Asilo e sovranità”.