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CAMERE FEDERALI

Dazi USA: estensione per il lavoro ridotto

L’ha decisa il Nazionale, a sostegno delle aziende in difficoltà - All’esame degli Stati, alcune divergenze sul Patto UE sulla migrazione

  • 18 settembre, 09:54
  • 18 settembre, 16:52
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Immagine d'archivio

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Di: ATS/Redazione RSI Info 

Con i lavori di oggi, giovedì, si chiude alle Camere la seconda settimana di lavori di questa sessione autunnale. Il Nazionale, viste le difficoltà delle imprese a causa degli elevati dazi USA, si è oggi pronunciato per prolungare da 18 a 24 mesi la possibilità di ricorso al lavoro ridotto. La Camera del popolo ha in seguito accolto anche la revisione della legge sui diritti politici che prevede, fra i vari aspetti, la creazione di una base legale per le prove di raccolta elettronica delle firme.

Gli Stati si sono oggi pronunciati a favore di una strategia nazionale contro il Long Covid. Hanno inoltre, fra gli altri temi, accolto una mozione volta a garantire la sicurezza finanziaria di coloro che sono obbligati a rivolgersi all’Assicurazione invalidità (AI), durante l’esame della loro domanda.

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18 settembre, 14:48

AI, indennità giornaliera in attesa di decisione

La sicurezza finanziaria di coloro obbligati a rivolgersi all’Assicurazione invalidità (AI) va garantita durante l’esame della loro domanda. Lo chiede una mozione della consigliera nazionale Patricia von Falkenstein (PLR/BS) che è stata approvata oggi anche dagli Stati per 25 voti a 15. Il Consiglio federale dovrà ora mettersi al lavoro.

Nella sua mozione, von Falkenstein (PLR/BS) pensa all’introduzione di un’indennità giornaliera per il periodo di attesa. Essa sarebbe corrisposta tra la fine delle misure di reinserimento professionale e la decisione relativa al diritto alla rendita AI.

L’autrice della mozione giustifica la sua proposta col fatto che, fino alla decisione relativa al diritto alla rendita AI, la procedura può protrarsi per anni. A causa di tali ritardi, le persone interessate esauriscono le indennità giornaliere eventualmente percepite da altre assicurazioni, dovendo infine dare fondo ai propri risparmi.

18 settembre, 14:27

Una strategia contro il Long Covid

Il Governo deve elaborare una strategia nazionale per migliorare la situazione sanitaria delle persone affette da Long Covid. Lo chiede una mozione del Nazionale, approvata tacitamente oggi, giovedì. anche dagli Stati.

Il testo mira a garantire che i pazienti affetti da patologie legate al virus, come la sindrome di stanchezza cronica, beneficino della stessa qualità di cure mediche in tutta la Svizzera. Tra le altre cose, la mozione auspica una centralizzazione dei dati e il sostegno delle assicurazioni sociali.

In Svizzera, più di 300’000 persone sono affette da condizione post Covid-19. Questo numero dovrebbe aumentare nei prossimi anni a causa del virus che è ancora in circolazione.

18 settembre, 13:42

Verso basi legali per la raccolta elettronica delle firme

È stato approvato dal Consiglio nazionale un progetto che apporta diverse modifiche nel campo dei diritti politici. Il punto più discusso è stato la base legale per le prove di raccolta elettronica delle firme. Queste potranno riguardare referendum facoltativi, iniziative popolari e liste di candidati per le elezioni al Nazionale.

Il Consiglio federale e la maggioranza della commissione volevano limitarle sia a un certo periodo sia a una parte del territorio, per garantire il carattere di prova. Balthasar Glättli (Verdi/ZH) si è opposto a questa restrizione geografica, secondo cui le prove non devono essere test tecnici, con una soluzione perfetta in tre comuni. Bisogna testare gli effetti di questo metodo di raccolta sulla democrazia, ha sostenuto il zurighese. La proposta è stata accolta con 115 voti contro 72.

L’UDC si è invece opposta all’intero progetto perché contrario alle prove, in quanto a valere sarà chi ha il database più grande, ha dichiarato Benjamin Fischer (UDC/ZH), temendo un aumento dei referendum.

29:39

Iniziative, referendum e il trucco delle firme

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18 settembre, 12:21

Nazionale: includere le materie prime negli accordi di libero scambio

La Svizzera, al fine di garantire la propria resilienza economica e la sua competitività, deve includere un capitolo sulle materie prime negli accordi di libero scambio. Con 125 voti contro 64 e un’ astensione, il Nazionale ha così approvato una mozione in tal senso della sua Commissione di politica estera.

Il testo incarica il Governo, in sede di negoziazione e modernizzazione delle intese di libero scambio, di affrontare sempre il tema della sicurezza dell’approvvigionamento di materie prime e prodotti semilavorati strategicamente importanti e di integrare negli accordi disposizioni in questo senso.

18 settembre, 10:58

Stati, no a rimborso farmaci acquistati all'estero

I farmaci acquistati all’estero non vanno rimborsati dalle casse malattia. È quanto pensa il Consiglio degli Stati che per 23 voti a 19 ha respinto una mozione di Marcel Dobler (PLR/SG) già approvata dal Nazionale col beneplacito del governo. Il dossier è liquidato.

Nel dettaglio, il consigliere nazionale sangallese chiedeva una modifica legislativa per fare in modo che l’assicurazione sanitaria obbligatoria rimborsi i medicamenti o i mezzi ausiliari acquistati da clienti privati all’estero e non spediti loro per posta. Due le condizioni poste: il prodotto acquistato deve essere omologato nel nostro Paese e prescritto da un medico svizzero; e l’articolo deve essere più economico di quello venduto nella Confederazione.

18 settembre, 09:49

Lavoro ridotto: prolungamento da 18 a 24 mesi

Le imprese in difficoltà, anche in considerazione degli elevati dazi USA, potranno fare ricorso al lavoro ridotto per un massimo di 24 mesi, e non solo 18 come ora.

Lo prevede una normativa urgente adottata dal Nazionale stamani, con 143 voti contro 46. Gli Stati avevano fatto altrettanto la settimana scorsa.

Con questo disegno di legge della Commissione della sicurezza sociale e della sanità degli Stati (CSSS-S) si intende sostenere segnatamente le aziende dell’industria tecnologica e i loro fornitori, che a causa della difficile situazione congiunturale hanno già introdotto il lavoro ridotto. Alcune di esse raggiungeranno presto l’attuale durata massima d’indennizzo e risentono dell’incertezza dei mercati globali: ciò mette a repentaglio numerosi posti di lavoro, ha sottolineato Valérie Piller Carrard (PS/FR) a nome della commissione.