Svizzera

Export di armi: allentamento votato dagli Stati

Meno restrizioni e possibilità, per 25 Paesi occidentali, di riesportare materiale elvetico senza autorizzazione

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RG 12.30 del 11.06.2025 La corrispondenza di Gian Paolo Driussi

RSI Info 11.06.2025, 12:46

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Di: ATS/ARi 

In avvenire le industrie svizzere degli armamenti dovrebbero attenersi a regole meno restrittive in materia di esportazione.

Va in questo senso la revisione di legge approvata dagli Stati, che hanno così deciso oggi, mercoledì, di autorizzare a priori le richieste provenienti da 25 Paesi occidentali. La Camera dei cantoni, che si è pronunciata con 31 voti a favore, 11 contrari e un’astensione, intende anche consentire a questi Stati di riesportare materiale prodotto in Svizzera senza autorizzazione.

È in vigore da 3 anni il controprogetto all’iniziativa popolare denominata “Contro l’esportazione di armi in Paesi teatro di guerre civili”. E attualmente qualsiasi vendita è vietata, se un Paese è coinvolto in un conflitto o viola gravemente i diritti umani. Il Parlamento auspicava un allentamento e il Governo ha proposto di disporre di una competenza di durata limitata, per poter derogare in via d’eccezione ai criteri di autorizzazione.

Per lo schieramento di destra, si deve però andare oltre. Occorre mantenere la base tecnologica e industriale della difesa che è importante per la sicurezza del Paese ha sostenuto in aula Brigitte Häberli-Koller (Centro/TG), relatrice della commissione competente. Intanto Germania, Paesi Bassi e Danimarca hanno chiaramente affermato che non effettueranno più ordinativi alla Svizzera, giudicata non abbastanza flessibile.

Il cambio di prospettiva è stato invece denunciato dalla sinistra: il rischio della revisione di legge, ha ammonito Daniel Jositsch (PS/ZH), è di minare la neutralità della Confederazione.

Quanto alle riesportazioni, i nuovi margini non avrebbero valenza retroattiva. Al momento non sarebbero quindi utili all’Ucraina, ha precisato a nome del Governo il consigliere federale Guy Parmelin. Anche su questo punto la sinistra si è opposta, ma senza esito. Il dossier passa ora all’esame del Nazionale.

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