Svizzera

Flotilla, nove svizzeri rimpatriati

Gli attivisti sono arrivati a Ginevra, tra loro anche i ticinesi Vanni Bianconi e Fabrizio Ceppi. Il DFAE conferma che i dieci svizzeri ancora in Israele sono in buone condizioni di salute

  • Oggi, 15:21
  • Un'ora fa
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Gli attivisti sono stati accolti da amici, famigliari e sostenitori

  • Keystone
Di: ATS/Tieffe 

Sono atterrati nel primo pomeriggio a Ginevra, con un volo decollato da Istanbul, otto dei 19 attivisti svizzeri della Global Sumud, tra cui i ticinesi Vanni Bianconi e Fabrizio Ceppi. Un altro militante è atterrato ieri a Zurigo.

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Tra gli attivisti rientrati c'è il ticinese Vanni Bianconi

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Gli altri dieci svizzeri che avevano preso parte alla missione umanitaria sono ancora detenuti in Israele. Tra di loro c’è anche l’ex sindaco di Ginevra Rémy Pagani. Secondo il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), sono in “relativamente buona salute, date le circostanze”.

Anche secondo Annie Serrati, portavoce dell’associazione Waves of Freedom (WOFA) e presente all’aeroporto, le condizioni di salute dei dieci svizzeri sarebbero “relativamente buone”. Ha tuttavia espresso preoccupazione per le loro condizioni di detenzione, in particolare per quanto riguarda l’igiene e l’accesso al cibo e all’acqua potabile.

Tuttavia, gli attivisti rimpatriati hanno denunciato di essere stati trattati in modo “disumano” durante la detenzione in Israele. Uno di loro, parlando a nome del gruppo, ha raccontato di un “vero e proprio attacco militare” da parte della marina israeliana e ha riferito di “torture e violenze” subite durante la prigionia.

“Siamo scioccati da ciò che abbiamo visto e vissuto”, ha dichiarato, esprimendo “profonda preoccupazione” per i dieci connazionali ancora detenuti. “Faremo una dichiarazione completa al loro ritorno”, ha aggiunto, sottolineando che oltre 300 membri della flottiglia si trovano ancora in carcere.

L’attivista ha inoltre criticato la “totale inerzia” del Dipartimento degli affari esteri, accusandolo di non aver fatto abbastanza per assisterli. Ha invece ringraziato le autorità turche, che hanno reso possibile il loro rientro in Svizzera.

Sabato, una delegazione dell’ambasciata elvetica a Tel Aviv si è recata per una seconda visita al centro di detenzione di Ketziot, dove ha potuto incontrare i dieci detenuti svizzeri e parlare con loro. Lo ha annunciato il DFAE all’agenzia Keystone-ATS.

Il Dipartimento degli affari esteri ha precisato che rimane in contatto con le autorità israeliane e gli avvocati degli attivisti, incaricati di informare le famiglie. Non è ancora stata annunciata una data sul ritorno in Svizzera dei detenuti.

02:55

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Notiziario 05.10.2025, 15:00

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Flotilla: liberati nove svizzeri

Telegiornale 04.10.2025, 20:00

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