L’esercito svizzero ha regolarmente a che fare con l’avvistamento di droni sopra le piazze d’armi. L’ultimo risale a pochi giorni fa, durante un’esercitazione all’aeroporto militare di Meiringen. “Non si possono escludere attività di ricognizione da parte di servizi segreti stranieri” ha dichiarato un portavoce dell’esercito alla NZZ am Sonntag.
Tuttavia, le forze armate non possono affrontare il fenomeno con misure concrete: “La capacità dell’esercito di proteggersi da questa attività di spionaggio – dice il portavoce – è limitata in tempo di pace per motivi legali e per la mancanza di sistemi di difesa”. La polizia militare non è per esempio autorizzata a fermare e ispezionare piloti di droni che si trovano nella vicinanza di installazioni sensibili senza violarne il perimetro. Da qui la necessità di un cambiamento.
Un cambiamento richiesto anche dalla politica. Il consigliere nazionale Reto Nause (Centro), membro della Commissione della politica di sicurezza, afferma che va fatto tutto il possibile per contrastare il fenomeno.

Berna, i rischi dei droni da ricognizione israeliani
Telegiornale 04.01.2025, 12:30