Il Sindacato svizzero dei media (SSM) ha espresso preoccupazione per la proposta del Consiglio federale di eliminare il contributo finanziario destinato alla programmazione estera della SSR, che segnerebbe la fine della piattaforma swissinfo.ch. Questo taglio, annunciato all’interno delle misure previste per sgravare i conti della Confederazione, colpirebbe circa 100 dipendenti fissi e oltre 100 freelance ed è considerato un grave colpo per il settore dei media svizzeri, già in difficoltà.
La stessa SSR ha preso posizione, confermando che senza i finanziamenti della Confederazione il servizio per l’estero non potrebbe essere mantenuto e ricordando l’importanza del suo mandato, che contribuisce a migliorare l’immagine della Svizzera nel mondo e a mantenere i rapporti con altri Paesi. Inoltre, swissinfo.ch è considerato una risorsa importante per gli 813’000 svizzeri che vivono fuori dai confini elvetici e la sua scomparsa sarebbe un notevole svantaggio.
Swissinfo.ch, successore della Radio Svizzera Internazionale nata nel 1935, ha già affrontato importanti ristrutturazioni. Nel 2004 e nel 2011 ha subito tagli significativi al personale, con riduzioni rispettivamente di 35 e 40 posti di lavoro. Il budget di 26 milioni è stato invece ridotto di un terzo, ma il Consiglio federale ha regolarmente prorogato il mandato.
L’attuale contributo della Confederazione alla programmazione estera della SSR è di 19 milioni di franchi e include, oltre a swissinfo.ch, anche il sito tvsvizzera.it e collaborazioni con canali internazionali TV5 Monde e 3sat.
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Notiziario 20.09.2024, 15:00