Emergono nuovi dettagli sul caso di presunta corruzione che ha coinvolto una funzionaria dell'amministrazione cantonale ticinese, indagata insieme al marito per un prestito ricevuto dal detenuto Flavio Bomio.
La somma consegnata dall'ex presidente della società nuoto Bellinzona, in carcere dal 2013 per reati sessuali, è di 50'000 franchi. Soldi che sarebbero serviti alla coppia per far fronte alle spese derivanti da un incidente stradale. Bomio, la funzionaria e il marito sono finiti sotto inchiesta per questa transazione avvenuta due anni fa: il detenuto e la donna per corruzione, mentre il marito per istigazione.
Bomio, tuttavia, non avrebbe ottenuto benefici da questo prestito di denaro. La funzionaria in servizio presso l'Ufficio dell'assistenza riabilitativa della Divisione giustizia, non aveva poteri decisionali, ma dava solo preavvisi, ad esempio su congedi o alleggerimenti di pena. Contro di lei sarà aperta anche un'inchiesta amministrativa. A far luce sul caso dovrà essere il sostituto procuratore generale Andrea Pagani.
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