Ticino e Grigioni

Casa Astra, 20 anni di accoglienza

La prima e a lungo unica struttura del Ticino per persone marginalizzate dalla società

  • 13 settembre, 20:59
  • 13 settembre, 21:28

Vent'anni di accoglienza

Il Quotidiano 13.09.2024, 19:00

Di: Quotidiano/pon 

“Per gli inizi che abbiamo avuto, non me lo sarei assolutamente aspettato di arrivare a questo punto”, ha detto - ospite al Quotidiano di venerdì - Donato Di Blasi, direttore di Casa Astra che sabato festeggia i 20 anni con una giornata delle porte aperte, dalle 12.30 alle 20. “C’erano a malapena i soldi per il primo affitto”, “furono degli inizi da incosciente, senza una vera pianificazione”, ha raccontato Di Blasi.

La storia

Casa Astra è un centro di accoglienza a bassa soglia, che si rivolge a persone marginalizzate dalla società, garantendo un letto e un pasto caldo, ma anche (e forse soprattutto) ascolto e sostegno a chi vive situazione di grande difficoltà: persone senza una fissa dimora, donne, giovani in rottura con la famiglia, persone colpite da un’improvvisa separazione, migranti con bambini, stranieri di passaggio, disoccupati, pazienti psichiatrici dimessi, persone quindi che vivono situazioni di precarietà. “Nel 70% dei casi si tratta di svizzeri residenti”, spiega Di Blasi, e in una buona parte dei casi si tratta di “autosegnalazioni”, ma c’è “chi arriva dopo aver ricevuto un consiglio da un ex ospite, chi accompagnato dalla polizia dove essere stato trovato sul territorio, chi viene segnalato da medici, curatori, ospedali”.

A promuovere l’idea di questa struttura - a lungo l’unica del genere in Ticino - era stato il Movimento dei senza voce. Un progetto dal basso, inizialmente senza il sostegno delle autorità: il Cantone ne ha riconosciuto l’utilità pubblica nel 2007, oggi garantisce un finanziamento.

L’apertura avvenne a inizio maggio del 2024 in un appartamento di Ligornetto, ma l’offerta - della quale approfittavano soprattutto ambulanti dall’Ecuador - si rivelò presto insufficiente. Così grazie a una raccolta fondi denominata “un mattone per Casa Astra”, nel 2014 fu possibile versare l’acconto per l’acquisto dell’ex Osteria del Ponte a Mendrisio. Questo ha permesso di raddoppiare i posti letto, oggi 23, mentre i collaboratori - stipendiati a vario titolo - sono una ventina.

L’epoca dei volontari si è chiusa, la struttura è aperta 365 giorni all’anno, gli operatori sono presenti 24 ore su 24. E nel tempo ha lanciato tutta una serie di progetti, dall’orto al catering, e ne ha altri ancora. Fra questi, “il risanamento energetico dell’edificio”.

La creazione di una rete con le due strutture analoghe (Casa Marta a Bellinzona e Casa Martini a Locarno) che sono sorte in seguito fa dire a Di Blasi che oggi di posti in Ticino ce ne sono a sufficienza. Già si lavora in rete, una può intervenire quando un’altra è al completo.

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