Ticino e Grigioni

Finti residenti, i primi risultati della lotta del Comune di Davos

Sono state fatte diverse denunce ed emanato un decreto d’accusa a chi utilizza come case di vacanza abitazioni destinate a uso primario

  • Oggi, 20:07
Case di vacanza
03:42

Grigioni sera del 16.12.2025 - La lotta ai finti residenti

RSI Info 16.12.2025, 20:05

  • Archivio Keystone
Di: Grigioni sera - Patrick Colombo / FCi 

“Abbiamo inoltrato diverse denunce ed è già stato emanato un primo decreto d’accusa”. Le parole della vicesindaca di Davos Valérie Favre Accola mostrano i primi risultati dell’offensiva lanciata dal Comune grigionese contro i finti residenti che fingono che le abitazioni siano di tipo primario, ma che le usano invece come case di vacanza.

La nota località montana, come altre destinazioni turistiche grigionesi, è confrontata infatti con una drammatica penuria di abitazioni per residenti.

“In taluni stabili plurifamiliari è emerso un sospetto uso irregolare del 40% delle abitazioni primarie controllate”, indica la municipale UDC che rivela: “Al momento sono in corso accertamenti su 13 operazioni edilizie nelle quali si mettono a disposizione svariate abitazioni. È forte il sospetto che in più casi sia stato aggirato il divieto di realizzare nuove residente secondarie”.

Al termine delle verifiche, quindi, sono da attendersi nuove denunce penali da parte della autorità comunali di Davos che sinora, osserva Favre Accola, non hanno mosso passi nel campo del diritto amministrativo, ma sono intenzionate a farlo.

A fronte di abitazioni per le quali sul registro comunale è inserito il vincolo di residenza primaria, ma sono illecitamente divenute case di vacanza, va ordinato il ripristino della destinazione d’uso, indica la vicesindaca. Nel caso di un proprietario inadempiente le possibilità sono due: una è la locazione dello spazio abitativo a inquilini residenti a Davos, l’altro è annunciare il proprio arrivo al Comune e dimostrare di avervi spostato la residenza e il centro dei propri interessi. Altrimenti al Comune non resterebbe che apporre i sigilli all’abitazione.

“La speranza è di non dover arrivare a tanto”, sottolinea Favre Accola. “Lo scopo dei controlli che richiedono abbondante impiego di personale e risorse è rimettere a disposizione, di chi a Davos vuole abitare, gli spazi destinati a tale uso”. I controlli a tappeto si aggiungono a varie misure di carattere pianificatorio, poiché l’obiettivo del Municipio non è moltiplicare le denunce penali inoltrate, ma garantire i necessari spazi abitativi alla popolazione locale.

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