Scambio dipartimenti Zali-Gobbi

Gobbi: “Ho l’esperienza, ecco le priorità al Territorio”

L’intervista del Radiogiornale al consigliere di Stato: “Pericoli naturali, lupo, mobilità, grandi infrastrutture e rustici”

  • 2 giugno, 13:18
  • 2 giugno, 19:10
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RG 12.30 del 02.06.2025 - L’intervista di Luca Berti a Norman Gobbi

RSI Info 02.06.2025, 12:44

  • TI-Press
Di: Luca Berti-Radiogiornale/M. Ang. 

Lunedì mattina, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario, i consiglieri di Stato della Lega dei Ticinesi Norman Gobbi e Claudio Zali hanno confermato la volontà di avvicendarsi alla guida dei rispettivi Dipartimenti il prossimo autunno: Istituzioni e Territorio.

Il Radiogiornale della RSI ha intervistato Norman Gobbi per chiedergli, tra l’altro, come è nata questa volontà. “È un discorso nato con il coordinatore della Lega, Daniele Piccaluga, soprattutto volto a stimolare una nuova dinamicità all’interno del governo - ha spiegato Gobbi -. Questo a favore del Ticino, perché io dirigo il Dipartimento delle istituzioni da 14 anni, il mio collega Zali è da 12 anni al Dipartimento del territorio e dopo un po’ il film che si vede è sempre lo stesso; quindi cambiare un po’ la scenografia sicuramente serve ad avere quello stimolo (che ho ancora) di poter servire e dare un contributo fattivo al Paese”.

Di fronte alle difficoltà che potrebbero palesarsi nel prendere in mano un dipartimento in corso d’opera, Gobbi sostiene di “avere abbastanza esperienza”.  “Con 14 anni a capo di un dipartimento non facile come quello delle Istituzioni, con in particolar modo giustizia e polizia, ho abbastanza esperienza per capire come va la macchina e soprattutto la condotta umana - dice Gobbi -. La gestione del personale è una delle mie forze, che ho sempre avuto, ormai da 26 anni, da quando ho fatto i primi corsi. Quindi credo davvero che questi elementi possano essere un buon antidoto al tempo stretto. Dall’altra parte, evidentemente, sarà importante anche dare quegli impulsi che i ticinesi si attendono”.

Zali ha già presentato un mini programma: ha invitato a spoliticizzare la nomina della magistratura. E Gobbi? Cosa vorrebbe realizzare, come prima cosa, al Territorio? “I temi sono diversi - sottolinea Gobbi - c’è una questione di gestione del territorio (lo vediamo adesso con i pericoli naturali) ulteriormente da rafforzare, pensando soprattutto ai territori alpini che sono più fragilizzati rispetto ad altri. C’è la questione evidentemente anche del lupo, che intacca la nostra capacità produttiva sugli alpeggi (è un danno per gli agricoltori ma anche poi di riflesso per i nostri Patriziati e per il nostro turismo). E c’è poi la questione della mobilità, pensando alle grandi infrastrutture, ma anche qualcosa di più identitario, come i rustici”. 

Il Governo deve ancora decidere sull’avvicendamento alla guida dei rispettivi Dipartimenti (Istituzioni e Territorio), ma dai discorsi di lunedì mattina di Zali e Gobbi sembrerebbe cosa fatta, ammesso che il regolamento non rappresenti un ostacolo. Gobbi spiega di non aver ancora analizzato la questione con i giuristi. “So solo che, quando c’è il cambio di presidenza del Consiglio di Stato, si conferma anche l’attribuzione dei dipartimenti. Quindi questo dal mio punto di vista significa che, per consuetudine, la questione si può mettere in discussione in qualsiasi momento. Poi, d’altra parte penso anche al fatto che in passato sono stati tolti dipartimenti (o parte di dipartimenti) a delle consigliere di Stato; questo insegna che non accade solo in caso di elezioni suppletive ma è una decisione di governo che ha il suo funzionamento ma soprattutto anche il suo diritto di poter decidere al proprio interno. Quindi si tratterà di confermare questa discussione che abbiamo già iniziato con i colleghi. Poi si vedrà”.

Ma qual è il calcolo politico di questa operazione? Tenere fuori l’UDC, cercare il raddoppio.... C’è chi parla di una sorta di “All in” da poker, cioè o la va o la spacca... Gobbi dice che questo non lo sa “perché le decisioni strategiche non sono ancora state prese, penso in particolar modo ai rapporti con l’UDC da parte della Lega. Quello di cui sono convinto è che dobbiamo reindirizzare un po’ l’attività in generale, perché le crisi (il COVID-19, il conflitto in Ucraina, le difficoltà dalla Vallemaggia l’anno scorso), lasciano un segno nella mentalità e nella forza, proprio perché l’urgenza ruba energie alla progettualità. Dobbiamo riprendere questa progettualità a favore di un Ticino che vuole essere positivamente dinamico ma soprattutto capace di rispondere alle sfide di oggi e di domani”.

L’obiettivo, comunque, è quello di confermare i due seggi “indipendentemente se la Lega correrà da sola o con l’UDC”, dice Gobbi che, a quanti rinfacciano alla Lega di essere stata contro “cadregopoli” e di cercare invece, ora, di tenersi strette le poltrone anche con questa mossa, replica: “Queste sono solo le solite osservazioni di altri”.

Intanto il PLR è stato quello forse meno critico. E da lì che potrebbe arrivare un sostegno? “Ne abbiamo parlato con tutti, quindi sappiamo che ci sono sfumature diverse - dice Gobbi -. Queste poi evidentemente rimangono all’interno della Camera segreta del Consiglio di Stato. Ne discuteremo alla prossima seduta”.  

02:22

SEIDISERA del 01.06.2025 - Le reazioni dei partiti raccolte da Nicola Lüönd

RSI Info 02.06.2025, 12:54

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