Ticino e Grigioni

Turismo, la Svizzera italiana recupera

Dati di luglio e agosto: il Ticino segna un +3,5% a 335'163 notti, i Grigioni mostrano un aumento dell'1,5% a 614'885

  • 5 ottobre 2020, 13:09
  • 10 giugno 2023, 05:17

PP 12.00 del 05.10.2020 Il servizio di Michele Trefogli

RSI Svizzera 05.10.2020, 14:13

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Di: ATS/M. Ang.

Come luglio, anche agosto si è confermato in recupero per il turismo elvetico in generale, con un'affluenza, ancora in calo. Ma meno che nel periodo più duro della pandemia. Nell'ottavo mese dell'anno i pernottamenti sono stati 3,2 milioni, il 28% in meno dello stesso periodo del 2019.

La clientela degli alberghi è stata soprattutto svizzera, più 16%, mentre sono continuati a mancare gli stranieri, meno 60%. Ticino e Grigioni hanno però brillato.

Secondo i dati diffusi lunedì dall'Ufficio federale di statistica (UST), infatti, il Ticino, grazie al forte afflusso di visitatori con passaporto rosso (il 77%), segna una progressione del 3,5% a 335'163 notti, con una realtà locale però assai variegata: si va infatti dal +11% di Ascona al -7% di Lugano. Anche i Grigioni (74% di svizzeri) mostrano un aumento, dell'1,5% a 614'885: e pure nel cantone trilingue soffrono però i centri, con -28% a Davos e -10% a St. Moritz.

Dal Notiziario delle 11.00 del 05.10.20

RSI Svizzera 05.10.2020, 13:08

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I dettagli del calo a livello nazionale

Tutte le altre regioni turistiche elvetiche sono invece in calo: spiccano, in negativo, i dati di Vallese (-10%), Berna (-29%), Vaud (-30%) Lucerna (-35%), Basilea (-48%), Zurigo (-65%) e Ginevra (-69%). A livello nazionale, l’aumento dei turisti indigeni (che sono stati i due terzi del totale, in progressione del 15,6%) non ha compensato il calo del 60% di quelli stranieri. I pernottamenti sono stati come detto 3,2 milioni. In luglio erano stati 3,4 milioni e in giugno 1,4. Da inizio anno il totale è di 16,5 (-40,9% rispetto al 2019).

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