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"Volevano colpire in Europa"

Smantellata cellula terroristica. La mente in Norvegia, in Svizzera il nodo finanziario e logistico

  • 12 novembre 2015, 14:40
  • 7 giugno 2023, 14:51
Najumuddin Faraj Ahmad dirigeva la cellula dal carcere in Norvegia

Najumuddin Faraj Ahmad dirigeva la cellula dal carcere in Norvegia

  • ©Keystone

Si chiama Sheda Sameer ed è il membro di una cellula elvetica di un’organizzazione terroristica radicata in tutta Europa e smantellata grazie alla collaborazione degli inquirenti di sette paesi: Norvegia, Germania, Olanda, Svezia, Regno Unito ma anche Stati Uniti e, come detto, Svizzera. L’informazione è stata resa pubblica giovedì dai carabinieri del ROS a Roma.

Gli ordini dalla cella

Le indagini, partite dall’Italia, sono iniziate cinque anni fa, dopo che era stato individuato un sito internet dai chiari connotati jihadisti riconducibili ad al-Qaida e ad altri gruppi terroristici affiliati. Gli islamisti facevano capo a Najmuddin Farah Ahmad, conosciuto anche come il mullah Kremar, un curdo iracheno detenuto in Norvegia che, dal carcere, continuava a dirigere il gruppo via internet con l’obiettivo di reclutare futuri jihadisti per mandarli a combattere in Medio Oriente – e con successo: 5 persone, di cui due nel frattempo decedute, sono partite per la Siria. Durante le intercettazioni si è pure scoperto l’intenzione di effettuare attentati in Norvegia e in Gran Bretagna proprio per liberare il leader detenuto nel paese scandinavo. Gli arresti, scattati giovedì mattina, sono 17. Si tratta di 16 curdi e un kosovaro.

RG 12.30 dell'11 novembre 2015 - Claudio Bustaffa in diretta da Roma

RSI Mondo 12.11.2015, 14:39

In Svizzera

E proprio quest’ultimo è finito nella lista degli investigatori svizzeri insieme a un'altra persona ritenuta deceduta in Siria. Per lui è stata inoltrata una domanda di estradizione. Nel 2014 si era recato nel paese mediorientale per raggiungere le fila del gruppo armato Jabhat al-Nusra. La Svizzera, sempre secondo le forze dell’ordine italiane, è anche servita quale nodo finanziario e logistico degli aspiranti combattenti della cellula.

Il Ministero pubblico della Confederazione, dal canto suo, si è limitato a confermare l’esistenza della domanda di estradizione e il coinvolgimento delle polizie cantonali nella Svizzera tedesca.

RG 12.30 dell'11 novembre 2015 - L'intervento in diretta di Monica Fornasier

RSI Svizzera 12.11.2015, 14:39

ab/ansa/RG

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