Gli sfollati di Marawi
Sono 360'000 le persone che fino a maggio avevano una casa e ora vivono ammassate in un campo profughi (3)
Quattro storie per raccontare le Filippine di oggi attraverso l'attualità. Storie di persone che cercano di cambiare le cose, storie di gente semplice, di sfollati e di imprenditori, di pescatori e sognatori. Per raccontare le Filippine e le sue contraddizioni, le sue bellezze e le sue diversità quattro storie non bastano, ma sicuramente possono farci vedere in parte un Paese poco conosciuto in Europa.
La terza storia, come la seconda, si svolge a Marawi città dellle Filippine che richiama Mosul. Il paragone non è un caso: imponenti distruzioni all'interno della città, una resistenza prolungata da parte dei militanti del Gruppo Maute (affiliati all''IS), centinaia di migliaia di sfollati. Un fatto senza precedenti nella storia delle Filippine e del sud est asiatico che dopo più di tre mesi di combattimenti ancora non vede la parola fine.
A subire le maggiori conseguenze di tutto ciò è la popolazione di Marawi e dei villaggi intorno ad essa, costretti a lasciare i loro beni e i loro affetti per finire in alberghi, da parenti o, per chi non ha altre possibilità, in campi di sfollati. Una situazione che tocca anche i più piccoli, costretti a lasciare lo studio e gli amici. I problemi per loro sono tanti: dalla necessità di avere acqua e cibo alle cure mediche, importanti per chi deve vivere in condizioni sanitarie non ottimali e non ultimo il supporto psicologico, soprattutto per le categorie più deboli della popolazione, donne e bambini.
Cristiano Tinazzi