È dopo anni di critiche per la mancanza di nomination afro americane o di minoranze all’Oscar, ecco che anche Hollywood ha scelto di voltare pagina.
Il caso del magnate del cinema Harvey Weinstein e le recenti proteste dei Black Lives Matter hanno segnato profondamente gli organizzatori della cerimonia che hanno deciso di riscrivere le regole per la candidatura dei film. La presidente dell’Academy Awards (2013 - 2017), Cheryl Boone Isaacs ci ha spiegato le radici di questo cambiamento e abbiamo anche intervistato il produttore di Green Book, miglior film nel 2019 che ha anticipato e rappresentato appieno il nuovo percorso intrapreso da Hollywood.
A partire dal 2024 per essere ammesso alla corsa all’Oscar, ogni film e casa di produzione dovrà dimostrare di rispettare almeno due delle quattro nuove regole stabilite dall’Academy of Motion Picture. Ad esempio, il cast del film, l’attore principale o uno degli attori non protagonisti dovrà essere composto da persone LGBT, disabili, donne o far parte di una minoranza etnica.
Inoltre, il soggetto del film dovrà contenere temi legati alle donne, alla disabilità o alle minoranze etniche. Sarà anche richiesto che almeno uno degli attori principali sia di razza asiatica, hawaiana, afroamericana o mediorientale. Per saperne di più su queste nuove regole che cambieranno in parte il mondo del cinema, vi rinviamo al video in apertura o al sito web degli Oscar.
Daniele Compatangelo