Una laurea in Scienze della comunicazione, un master in Organizzazione aziendale e un passato da dipendente nell’ufficio marketing di un’azienda. Quando con la delocalizzazione è arrivato il licenziamento, Giovanni Cafaro aveva 43 anni, ma non si è dato per vinto e, invece di aspettare una nuova assunzione, si è inventato un lavoro: il codista. Per 10 euro l’ora fa la coda negli uffici per sbrigare le pratiche burocratiche altrui.
Nonostante il supporto della tecnologia, che con app e procedure online ha ridotto di molto la necessità di file agli sportelli, in Italia sono ancora molte le pratiche in cui la presenza fisica e i documenti cartacei sono obbligatori. L’attività di Cafaro è infatti cresciuta costantemente.
L’ex impiegato ha avviato corsi di formazione, grazie ai quali 650 persone in tutta Italia hanno trovato un lavoro stabile come codista. Inoltre, con il suo impegno, è stato approvato il Contratto nazionale di lavoro di categoria, per assicurare ai codisti le tutele previdenziali e assicurative di base.
Marco Todarello