Internet nemico della sessualità

Nell’era digitale e del porno online cadono tabù, ma si creano nuovi problemi che minacciano la sfera sessuale

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Si fa meno sesso in Svizzera, anche a causa di internet. "Una coppia su quattro soffre di calo del desiderio e non è una percentuale bassa", specifica lo psicoterapeuta Antonio Bellinzas. Questo può essere spiegato non solo dalla vita sempre più frenetica, ma anche da un terzo incomodo chiamato smartphone. Il cellulare, che spesso portiamo a letto, è un grande elemento di disturbo.

La pornografia e il calo del desiderio

La pornografia oggi è sempre più accessibile. Ma se inizialmente lo stimolo ottenuto da questi contenuti può accendere la passione, alla lunga ha un effetto contrario. Inoltre "le donne possono sentire di avere una rivale in casa", spiega la psicologa Barbara Rossi.

Giovani e pornografia

Secondo uno studio, poco meno della metà dei giovani svizzeri ha guardato un film porno su computer o su cellulare.

 

"Moltissimi ragazzi consumano pornografia ma i genitori non parlano con loro di sessualità", commenta Alberto Pellai, psicoterapeuta dell’età evolutiva. Questo non senza rischi:

 

Bloccare i contenuti sessualmente espliciti non è l’unica soluzione:

 

Internet non può dunque essere l’unico luogo di conoscenza e di esplorazione della sessualità. Non avere limiti e confini, può portare anche a casi di abusi.

 

Il tabù del porno

Il tabù del porno

Il Quotidiano di giovedì 13.02.2020

 

Sandy Sulmoni - Gianmaria Giulini
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