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L'oro, negli Stati Uniti, è verde

Oltre quarantamila laureati in coltivazione, gestione e vendita della cannabis - Giro d'affari nel 2017: 9,5 miliardi di dollari

  • 20 April 2019, 07:35
  • 9 June 2023, 08:11

Green Rush

RSI/Riccardo Ferraris 20.04.2019, 09:30

C'era una volta la corsa all'oro, il “Gold Rush”, l'avventuroso passaggio verso l'ovest degli Stati Uniti da parte di uomini e donne alla ricerca del metallo più prezioso. Oggi i letti dei fiumi di California e Colorado sembrano aver esaurito le riserve auree, ma un altro business comincia la sua strepitosa ascesa attirando le attenzioni e le speranze di nuovi pionieri: la marijuana. Di qui il titolo: "Green Rush".

Noi, in questo 20 aprile che è il "Cannabis day", ci concentriamo sugli Stati Uniti d'America dove, a livello federale, la cannabis è classificata come “Schedule I Drug”, ossia come sostanza “non legata a cure farmacologiche e dall'alto potenziale di abuso”. A livello dei singoli Stati però la marijuana sta conquistando sempre più terreno essendo oggi riconosciuta per scopi medicinali o ricreativi in decine di circoscrizioni dell'Unione. Basti pensare che il giro d'affari della cannabis negli Stati Uniti è cresciuto del 37% nel 2017 attestandosi attorno a 9.5 miliardi di dollari. Una vera e propria “Green Rush”, una corsa all'oro verde.

L'università della marijuana

La canapa è una pianta erbacea a ciclo annuale. Germina in primavera e fiorisce in estate inoltrata, quando le ore di luce diminuiscono. Per un agricoltore esperto non si tratta di una coltura complicata. I problemi maggiori li hanno i cosiddetti “newcomers”: giovani neo-laureati che decidono di intraprendere il business della coltivazione della cannabis attirati dai grandi margini di guadagno.

L'università della cannabis

RSI/Riccardo Ferraris 20.04.2019, 09:30

Si calcola che dal 2016 al 2018 oltre 35.000 acri (circa 141.000 Km quadrati) di terreno siano stati riconvertiti a cannabis sottraendo spazio alle colture di mais e tabacco sopratutto nelle valli settentrionali della California. Negli Stati Uniti esistono oltre 40 diversi istituti professionali che offrono corsi sulla coltivazione della cannabis. Vere e proprie aule scolastiche dove si passano in rassegna fertilizzanti, metodi di raccolto e sistemi di irrigazione. Inoltre, dal 2007 (quando la commercializzazione della cannabis era completamente illegale), i nuovi agricoltori hanno a disposizione anche i servizi offerti dall'università di Oaksterdam, ribattezzata sin dalla sua apertura “l'università della marijuana”.

La cannabis e gli animali

Uno dei principi attivi contenuti nella pianta della canapa è il CBD o cannabidiolo. Si tratta di un metabolita della cannabis sativa che ha effetti rilassanti, anticonvulsivanti, antiossidanti, e antinfiammatori. Favorisce il sonno ed è distensivo contro ansia e panico. In molti dispensari americani i prodotti più richiesti sono proprio quelli a base di CBD. I consumatori sono attirati dal potere rilassante che non ha nulla a che fare con il THC, altro principio attivo della pianta, che invece provoca euforia e alterazione sensoriale. Si calcola che negli Stati Uniti il fatturato di prodotti a base di CBD, dagli infusi alle tinture, toccherà, nel 2020, la cifra record di 2.1 miliardi di dollari.

Tutto per il cane, anche la cannabis

RSI/Riccardo Ferraris 20.04.2019, 09:30

Nel 2010 un gruppo di veterinari californiani ha cominciato a prescrivere basse dosi di CBD a cani domestici con problemi di reumatismi o con tumori in atto. Il principio attivo aiutava gli animali a calmare il dolore e a ridare l'appetito perso durante la malattia. Oggi la cannabis per cani è un vero e proprio mercato legalizzato con prodotti acquistabili direttamente on-line a poche decine di dollari.

Come dire che, in questo cannabis Day del 2019, siamo solo all'inizio di una nuova èra.

Riccardo Ferraris

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