Stop a potenziali pedofili
Cresce l’esigenza di prevenire gli abusi sessuali sui fanciulli. E anche in Ticino si pensa a uno strumento in più per fermare chi rischia di diventare carnefice
L’obiettivo: essere operativi entro la fine dell’anno. Quando l’associazione IO-NO, oggi ancora in fase di allestimento, intende cominciare ad aiutare le persone che provano pulsioni sessuali nei confronti di minori, o addirittura di fanciulli, e non intendono però passare all’atto pratico. Di aiutarle prima che sia troppo tardi in Ticino, come già fanno in Romandia da cinque anni l’Associazione DIS-NO e nella Svizzera tedesca, dal 2004, l’istituto FORIO, Forensisches Institut Ostschweiz.
Si tratta in sintesi di sportelli contattabili per posta elettronica o telefono, in forma del tutto anonima (almeno all’inizio), senza il rischio di venire giudicati o segnalati. In modo da iniziare un percorso di prevenzione per contenere questo tipo di pulsioni e proteggere così i potenziali carnefici, ma soprattutto le potenziali vittime.
- CSI 18.00 del 31.03.2019: il servizio di Paolo Ascierto
I numeri della pedofilia e gli strumenti di lotta
Stando a diverse pubblicazioni* circa l’uno percento della popolazione (per lo più maschile) sente un’attrazione fisica o sessuale moralmente e legalmente non tollerata, anche se poi – per fortuna – solo una piccola parte passa all’atto concreto. Tuttavia per ridurre ulteriormente un fenomeno tanto piccolo, quanto devastante, si cerca sempre più di prevenire la pedofilia e in tal senso anche la Svizzera nel 2007 ha firmato la Convenzione di Lanzarote, adottando – tra gli altri – i seguenti articoli della legge federale che la applica.
Il Governo e il nodo del finanziamento
Un principio – quello di incentivare la creazione di strutture come IO-NO, DIS-NO e FORIO – condiviso in Ticino anche da un gruppo di lavoro di cui parla il Consiglio di Stato ticinese in un messaggio recentemente dibattuto dal Gran Consiglio. Lo sviluppo del progetto è da definire.
Infine la questione del finanziamento. Un sostegno a IO-NO potrebbe arrivare anche dal'Ufficio federale delle assicurazioni sociali che sostiene l'antenna romanda, la quale può contare pure su aiuti istituzionali e di privati. che in alcuni casi preferiscono rimanere anonimi.
* Pubblicazioni:
- Studio Optimus 2018 (UBS): “Maltrattamenti nei confronti dei bambini in Svizzera”
- Studio “Pedophilia” di Michael C. Seto, Università di Toronto