L'aumento dei contagi da coronavirus in Svizzera viene confermato dai dati diffusi venerdì, con 323 casi contro i 158 di una settimana fa. L’aumento delle infezioni, finora, non ha avuto influsso sul numero dei ricoveri e dei decessi.
Nei Grigioni si segnalano 11 nuovi casi, non si registrano nuove ospedalizzazioni o decessi e i casi attivi sono passati da 78 a 61. In ospedale resta sempre e solo un paziente ricoverato. In Ticino, dove da settimane non si registrano ricoveri o decessi, nelle ultime 24 ore sono stati verificate altre 21 infezioni.
Da oggi, venerdì, il certificato Covid svizzero è riconosciuto a livello europeo: il documento elvetico - che attesta vaccinazione, guarigione o test negativi - è quindi parificato al Green Pass e agganciato al sistema informatico dell'UE.
Un riconoscimento che dovrebbe facilitare i controlli alle frontiere o negli aeroporti, dove basterà far leggere il codice QR del certificato per dimostrare di essere immunizzato contro il Covid o di avere un test negativo.
Non va dimenticato però che ogni Stato è libero di mantenere o introdurre condizioni di entrata, misure e restrizioni, a dipendenza dell’evoluzione della situazione sanitaria. Inoltre ogni Paese regola anche i limiti temporali: ad esempio a partire da quando una persona è ritenuta guarita o immune, oppure per quanto tempo è valido un test PCR o ancora se basta o no il test rapido. Bisogna quindi continuare ad informarsi bene prima di partire.
Dall’altra parte dell’oceano, in una Tokyo che si prepara alle olimpiadi, è arrivata la fiamma olimpica per una cerimonia in uno stadio vuoto, all'indomani della decisione delle autorità giapponesi e degli organizzatori dei Giochi di bandire gli spettatori da numerosi luoghi a causa del Covid.
di Dario Lanfranconi, Diego Moles