Svizzera

Farmaci, proseguire la lotta allo spreco

Il rapporto del Consiglio federale punta il dito contro l’eccesso di prestazioni e stima un potenziale di risparmio del 5% - Apertura sugli antibiotici sfusi

  • 2 novembre 2022, 12:42
  • 6 settembre 2023, 05:55
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"La distribuzione degli antibiotici sfusi è sostanzialmente realizzabile ed è accettata dalla maggioranza dei pazienti"

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Di: ATS/dielle

È necessario proseguire nella lotta contro lo spreco di farmaci con le misure adottate dalla Confederazione, dai Cantoni e dai privati. A dirlo è un rapporto approvato oggi (mercoledì) dal Consiglio federale, che sottolinea l'importanza di prescrivere, dispensare e somministrare i medicamenti giusti nelle quantità giuste.

Nonostante non esistano studi né statistiche che permettano di trarre conclusioni esaustive su questo argomento, stando ad alcune stime sembrerebbe che in Svizzera venga sprecato il 5% dei medicamenti dispensati ambulatorialmente. Nel 2019 equivarrebbe ad esempio a costi fino a 363 milioni di franchi a carico dell'assicurazione malattia. “A dimostrazione che lo spreco è anche un fattore che contribuisce all'aumento delle spese sanitarie” scrive il Governo.

La spiegazione? L’eccesso di prestazioni: ai pazienti vengono prescritti farmaci inutilmente o in quantità superiori al necessario, in parte a causa di mancanza di coordinamento tra i fornitori di prestazioni e incentivi finanziari sbagliati, spiega il rapporto.

Da qui la necessità, secondo il Consiglio federale, di proseguire con le misure di efficienza già adottate negli ultimi anni da Confederazione, Cantoni e attori privati. Per esempio il piano per la prescrizione medica elettronica legato alla cartella informatizzata del paziente. Occorre inoltre proseguire gli sforzi intrapresi nell'ambito di altri progetti, come la strategia "Sanità2030" o la distribuzione di antibiotici sfusi.

Antibiotici sfusi: tutti d’accordo, ma bisogna venirne a capo

Proprio in relazione agli antibiotici, il rapporto evidenzia anche che la distribuzione dei medicamenti sfusi è sostanzialmente realizzabile ed è accettata dalla maggioranza dei pazienti. Oltre all’efficienza, questa pratica promuoverebbe anche l'assunzione corretta, impedirebbe uno smaltimento inappropriato e ridurrebbe la resistenza a questi medicamenti

Tuttavia, diverse sono le questioni ancora da chiarire. In primis, attualmente la vendita di medicamenti secondo modalità diverse da quella in confezione originale non è disciplinata a livello giuridico. Inoltre, la dispensazione di medicamenti sfusi comporta un onere maggiore per studi medici e farmacie. I fornitori di prestazioni chiedono pertanto di essere indennizzati. Spetterà ora al Dipartimento federale dell'interno esaminare i punti rimasti in sospeso, in particolare per quanto riguarda gli adeguamenti legislativi.

RG 12.30 del 02.11.2022 - Farmaci, proseguire la lotta allo spreco - Il servizio di Alessio Veronelli

RSI Svizzera 02.11.2022, 12:41

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