Prosegue la tendenza negativa delle cifre relative alla pandemia in Svizzera. I dati nazionali diffusi lunedì fanno segnare un aumento dei casi e dei morti rispetto alla scorsa settimana, mentre le ospedalizzazioni si sono mantenute stabili. Tra sabato e lunedì sono stati 19'402 nuovi contagi che hanno portato il totale da inizio pandemia a oltre un milione di casi, 155 ospedalizzazioni e 35 decessi.
Per gli esperti della Confederazione è probabile che la situazione epidemiologica peggiorerà. Ora è prioritario "fermare la quinta ondata prima che si estenda la variante Omicron" che nel giro di pochi giorni ha cambiato le carte in tavola suscitando preoccupazione in tutto il mondo. In Svizzera si attende la conferma del suo arrivo (i risultati delle analisi del caso sospetto annunciato domenica saranno noti martedì). Molti governi hanno deciso di impedire gli ingressi da vari Stati. Il Giappone e l'Australia hanno invece deciso di fare come Israele e da lunedì chiudono i confini a tutti visitatori stranieri.
Come intervenire per frenare i contagi? Secondo Rudolf Hauri, presidente dell'Associazione dei medici cantonali, un inasprimento delle misure è inevitabile. I cantoni probabilmente interverranno estendendo l'obbligo della mascherina e nelle scuole.
Intanto sono state aggiornare le raccomandazioni riguardanti la vaccinazione: sotto i 30 anni è raccomandato usare il vaccino BioNTech/Pfizer. Il prodotto id Moderna non dovrebbe più essere somministrato ai giovani.
Dario Lanfranconi, Stefano Pongan, Massimiliano Angeli e Diego Moles