Il gruppo PPD consegna oggi, lunedì, a Berna una interpellanza in cui si chiede un rafforzamento delle misure preventive contro le infiltrazioni terroristiche in Svizzera. Attualmente le normative impediscono controlli.
Il capo del Dipartimento della difesa Guy Parmelin ha ammesso domenica che le autorità possono agire solo in presenza di indizi concreti ma una attività di intelligence, ad esempio per scoprire donazioni finanziarie dall’estero mirate a fomentare l’ìntegralismo religioso nelle moschee, potenziale anticamera del terrorismo, è impossibile.
Si deve correre ai ripari in questo campo, è il senso della interpellanza. Un cambiamento è previsto dalla nuova legge sui servizi segreti, contro la quale la sinistra ha promosso un referendum.
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